Alfano parla ai giovani durante la cerimonia di chiusura del CWMUN NYC 2017
Il ministro degli Esteri: “Difendete sempre la libertà”
Angelino Alfano è arrivato al CWMUN direttamente da Roma mentre stava concludendo il suo intervento Giuseppe Ayala, l’ex magistrato del pool antimafia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e si è seduto in prima fila nella grande sala dell’Assemblea Generale del Palazzo di Vetro. E, poco dopo, il presidente di Associazione Diplomatici Claudio Corvino lo ha chiamato sul palco: “Caro signor ministro, qui davanti lei ha 2000 suoi colleghi che sono parte del cambiamento e della speranza. Se lei è qui, dimostra di avere a cuore l’impegno di questi ragazzi e il loro futuro”.
Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha allora preso la parola con un pizzico di emozione, lui che pure è abituato a parlare davanti a grandi folle, ma era la prima volta che gli capitava davanti a tanti ragazzi che per tre giorni avevano discusso dei grandi temi del mondo e simulato il lavoro dei “veri” diplomatici.
“Cari ragazzi, non è la prima volta che parlo in questa sala, ma è la prima volta che la vedo così piena. Vi parlo da questo luogo che è nato dopo le guerre, per evitare le guerre. Il senso profondo di questo luogo è la pace e la libertà. Io e voi abbiamo conosciuto solo la pace. E da quando esiste l’Europa, c’è solo la pace. L’Europa è nel nostro cuore: noi abbiamo la libertà ma non abbiamo combattuto per la libertà. Il compito della mia e della vostra generazione è difendere quella libertà. Ma bisogna desiderarla, gustarla. Perché la libertà è come l’aria: finché c’è non ti accorgi della sua importanza”. Alla fine del suo intervento, applaudissimo, in cui ha ricordato le tante vittime della migrazione e ha chiesto la verità sull’uccisione di Giulio Regeni, il ministro si è poi a lungo fermato a salutare i ragazzi che gli chiedevano, una stretta di mano, un autografo, un selfie.
“Mi auguro che questi ragazzi possano trovare un mondo più sicuro e più libero nel quale vivere e operare, con la stessa passione che li sta alimentando ora”, ha detto Alfano alla giornalista dell’Ansa che lo intervistava. “La diplomazia oggi scommette anche su un altro ambito, quello economico”, ha spiegato, parlando di “futuro della diplomazia della pace, della libertà e della sicurezza, nel momento delle minacce asimmetriche”. E al tempo stesso, ha aggiunto, “una diplomazia economica, in grado di favorire l’avvicinamento tra Stati e una cooperazione economica che spesso è la strada da battere per quella cooperazione politica che porta alla pace”.