Non è facile definire in poche righe cosa si intende per carriera internazionale e quali figure professionali ruotano attorno a questo ambito. Quel che è certo è che il mondo delle carriere internazionali ha a che fare con diversi ambiti. E’ bene innanzitutto fare una separazione chiara tra l’ambito privato (correlato al mondo delle aziende multinazionali) e quello che, generalmente, viene definito ambito pubblico (carriera diplomatica, organizzazioni governative e non-governative, cooperazione internazionale, missioni elettorali, istituzioni trans-nazionali, ecc.). Noi ci concentreremo su quest’ultimo! L’accesso a questo tipo di carriera può avvenire in vari modi. Oltre a una formazione superiore e a vari anni di esperienza professionale pertinente, le carriere internazionali richiedono elevate competenze sociali, linguistiche, tecniche ed una elevata dose di flessibilità. Allo stesso tempo però, offrono numerose opportunità di lavoro nel campo in molteplici campi.
Una vita in continuo movimento fatta di lunghe permanenze all’estero, trasferte, frequenti appuntamenti e sviluppo di rapporti interpersonali. Richiede una buona dose di buonsenso e di sano pragmatismo, ma anche di responsabilità nei confronti dei propri stakeholders. Quella del diplomatico è certamente una professione affascinante e difficile, fatta su misura per chi desidera rappresentare e promuovere gli interessi del proprio Paese nello scenario internazionale e ha la passione per le relazioni internazionali, per il diritto e per l’economia mondiale.
Uno dei più prestigiosi sbocchi per la carriera internazionale è sicuramente la carriera diplomatica. Le funzioni dei diplomatici sono principalmente due: la prima è, tradizionalmente, quella di condurre le relazioni internazionali del Paese; la seconda, in continua crescita, è quella di fornire servizi agli individui, italiani e stranieri, in patria e all’estero.
A questa carriera si accede per concorso pubblico emanato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso cui si può diventare Segretario di legazione, Consigliere di legazione, Consigliere di ambasciata, Ministro plenipotenziario e, infine, Ambasciatore.
Un altro sbocco che offre la carriera internazionale è quella delle organizzazioni internazionali, come l’Organizzazione delle Nazioni Unite, l Unione Europea, l’Organizzazione mondiale del commercio e la NATO. Le organizzazioni internazionali nascono principalmente dalla necessità delle nazioni e dei governi di avere un terreno neutrale dove dibattere e prendere in considerazione interessi che non trovano efficace tutela a livello del singolo Stato e spinge quindi questi a cooperare. Principali obiettivi sono: incrementare le relazioni internazionali, promuovere l istruzione, le cure sanitarie, lo sviluppo economico, la protezione dell’ambiente, i diritti umani, gli sforzi umanitari, i contatti interculturali e la soluzione dei conflitti. Il sistema delle Organizzazioni Internazionali si può suddividere per semplicità in quattro gruppi: il Sistema delle Nazioni Unite, le Istituzioni Finanziarie Internazionali, l Unione Europea e tutte le altre Organizzazioni Internazionali. Tutti e quattro offrono numerose opportunità di lavoro sia per neolaureati che vogliano intraprendere la propria carriera all’estero, sia per professionisti con esperienza da mettere al servizio delle Organizzazioni Internazionali. Quattro sono i requisiti principali: esperienza, formazione, lingue, capacità/skills.
Le Organizzazioni Non Governative, conosciute come ONG, sono organizzazioni private e senza fini di lucro che promuovono e realizzano azioni di cooperazione internazionale finalizzate allo sviluppo dei Paesi poveri. Prevedono anche forme di collaborazione attraverso progetti di volontariato part time o a lungo termine, stage e tirocini, servizio civile o campi di lavoro.
Le ONG lavorano per favorire l’accesso a mezzi di comunicazione da parte delle classi svantaggiate e per la produzione di informazione alternativa. Da non sottovalutare anche l’educazione allo sviluppo, che si svolge nei paesi avanzati ed è volta a promuovere i valori della solidarietà, della pace, della cooperazione e della tolleranza, in particolare nelle nuove generazioni.
Lavorare nelle ONG, quindi, rappresenta un’esperienza formativa a 360 e necessita di alcune competenze quali esperienze internazionali di studio o lavoro, interesse per la cooperazione e conoscenza dei principali elementi degli ambiti nei quali s intende operare, propensione alla mobilità internazionale, conoscenza dell’inglese e della lingua dominante nell’area di realizzazione del progetto, formazione adeguata rispetto all’incarico per il quale ci si candida, conoscenza dell’organizzazione, delle logiche di intervento e dei progetti in corso.
Tra le caratteristiche principali richieste per accedere alle carriere internazionali spiccano sicuramente le esperienze attinenti al lavoro con le ONG (organizzazioni non governative), quelle di volontariato in Paesi in via di sviluppo o di assistenza umanitaria che siano svolte in Italia, nel proprio comune o persino con la parrocchia e quelle all’estero, che fanno generare capacità di adattamento ed entrare in contatto con culture diverse. Così come master in studi diplomatici ed esperienze quali Erasmus, stage all’estero e corsi di approfondimento tematico su relazioni internazionali, rispetto dei diritti umani, project cycle management, mutamenti climatici, sviluppo, emergenze umanitarie e istruzione, water & sanitation o gender & development.
Argomenti che si possono affrontare anche se si intraprende un anno di servizio civile (retribuito) nel campo di cooperazione decentrata, peacekeeping, sostegno alla comunità italiana all’estero, assistenza, educazione e promozione culturale. Un’altra interessante opportunità è offerta dai programmi Junior Professional Officers Programme e Italian Fellowships Programme for Technical Cooperation Capacity Building and Human Resources Development, sponsorizzati dal Governo italiano e attuati da UNDESA (United Nations Department of Economic and Social Affairs).
Quali facoltà universitarie facilitano una carriera internazionale? La buona notizia è che qualunque tipo di laurea permette di lavorare in campo internazionale: per ogni sfida che ci troviamo ad affrontare, dai mutamenti climatici allo sviluppo, dalle emergenze umanitarie all’istruzione, esistono esperti di ONG o organizzazioni internazionali che operano in questi settori. Relativamente a quale indirizzo universitario scegliere, le facoltà umanistiche per eccellenza sono Scienze Politiche (spesso ritenuta la la più pertinente), Lingue Straniere, Giurisprudenza ed Economia internazionale. Negli ultimi anni si rileva una tendenza all’assunzione di profili molto tecnici come interpreti, architetti, biologi, sociologi e ingegneri.
Uno dei requisiti imprescindibili per accedere alle professioni internazionali è la conoscenza delle lingue straniere. Perché il plurale? Perché non basta più conoscere solo l’inglese, ma è necessario parlare almeno una seconda lingua. Che sia il francese (lingua ufficiale di molte organizzazioni internazionali), lo spagnolo (indispensabile se si desidera lavorare in America Latina), l’arabo o una delle lingue che si parlano nei paesi in via di sviluppo, oltre a quelle ufficiali dell’ONU, la conoscenza della lingua è fondamentale per accedere alle opportunità internazionali!
Per ottenere lavori interessanti negli affari internazionali gli stage e i tirocini sono un requisito fondamentale per qualsiasi tipo di background educativo e rappresentano un ottimo punto di partenza per accedere a un’esperienza diretta in situazioni lavorative. Attraverso le occasioni di apprendistato gli studenti imparano a capire cosa fa davvero al caso loro e spesso ricevono offerte di lavoro al termine dell’incarico. Sono numerosissime le organizzazioni, le associazioni e le aziende che offrono a giovani studenti e laureati borse di studio o possibilità di fare stage e tirocini, in Italia e all’Estero, diamo un’occhiata!
Erasmus
Il programma Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, è un programma di mobilità studentesca dell’Unione europea che offre a studenti universitari europei la possibilità di effettuare in una università straniera un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria università. Il nome del programma deriva dall’umanista e teologo olandese Erasmo da Rotterdam, che viaggiò diversi anni in tutta Europa per comprendere le differenti culture. Dal 2014 il programma ha assunto il nome di Erasmus+ per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.
Curriculum internazionale
I selezionatori impiegano meno di 10 secondi per analizzare un curriculum. Facciamo quindi in modo che tutte le informazioni, tante o poche che siano, si trovino scritte ordinate e offrano un quadro completo di cosa abbiamo fatto e cosa vorremmo fare! Ecco alcuni consigli utili per preparare un cv internazionale completo e accattivante (anche in inglese), accompagnato da una buona lettera di presentazione.
Volontariato internazionale
Se desideri intraprendere un percorso nel mondo delle carriere internazionali e non sai da dove cominciare o sei alle prime armi e non sei ancora sicuro che questo genere di attività potrebbe fare al caso tuo, il volontariato potrebbe essere un ottimo banco di prova per sperimentare le proprie capacità di adattamento e collaborazione. Vediamo insieme quanti e quali tipi di volontariato internazionale esistono e come accedervi.
Servizio Civile Internazionale
Qual è il modo migliore di iniziare a fare esperienza sul campo e con quali organizzazioni mettersi in contatto per sperimentare le carriere internazionali? Una delle migliori opportunità internazionali è offerta dal Servizio Civile Nazionale svolto all’estero, che prevede che i giovani volontari possano prestare la propria attività presso enti e amministrazioni operanti all’estero, per un anno e retribuito. Scopriamo come!