Change the World – Model United Nations, gli studenti a New York

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Sono arrivati a New York i tanti studenti delle scuole superiori e dell’università che parteciperanno all’edizione 2014 del ‘Change the world – Model United Nations’: una vera e propria “simulazione del meccanismo di funzionamento delle Nazioni Unite” spiega Marco Principia, responsabile della sede di Roma dell’Associazione ‘Diplomatici’ che organizza da molti anni la partecipazione degli studenti italiani e non solo.

“Sono uno strumento formativo importante – continua – che si sposa con la nostra mission che è quella della mobilità internazionale e del ‘learning by doing’, dell’imparare facendo”.

Sono partiti da Roma dove hanno iniziato la loro avventura alla FAO e all’Università Europea dove si sono riuniti nei diversi gruppi di lavoro e hanno iniziato a confrontarsi su tematiche delicate come l’agricoltura, il terrorismo, la sicurezza internazionale.
Sono arrivati a New York i tanti studenti delle scuole superiori e dell’università che parteciperanno all’edizione 2014 del ‘Change the world – Model United Nation’: una vera e propria “simulazione del meccanismo di funzionamento delle Nazioni Unite” spiega Marco Principia, responsabile della sede di Roma dell’Associazione ‘I Diplomatici’ che organizza da molti anni la partecipazione degli studenti italiani e non solo.

“Sono uno strumento formativo importante – continua – che si sposa con la nostra mission che è quella della mobilità internazionale e del ‘learning by doing’, dell’imparare facendo”.

Sono partiti da Roma dove hanno iniziato la loro avventura alla FAO e all’Università Europea dove si sono riuniti nei diversi gruppi di lavoro e hanno iniziato a confrontarsi su tematiche delicate come l’agricoltura, il terrorismo, la sicurezza internazionale.

“Il feedback dei ragazzi è molto positivo – continua Marco Principia – tornano arricchiti dal punto di vista didattico, umano e professionale. Ma il riscontro che preferisco è quello dei genitori e dei professori: alcuni non conoscono questi progetti e appena li sperimentano se ne innamorano e spingono altri studenti a partecipare”.

Un’esperienza formativa e professionalizzante durante la quale gli studenti si confrontano tra di loro -solo ed esclusivamente in inglese – e prendono dimestichezza con meccanismi e dinamiche spesso sconosciute di enti e organismi di rilevanza internazionale.
E da maggio prossimo prenderà il via una nuova avventura, si chiama ‘Democracy’ e darà la possibilità agli studenti di simulare le attività del nostro Parlamento.

“Abbiamo deciso di partire con questa nuova iniziativa – spiega Marco Principia – perché crediamo che in questo particolare momento della politica italiana è necessario avvicinare i giovani alla polita con la P maiuscola, gli studenti simuleranno i lavori della commissione in sede redigente e affronteranno la delicata questione della disoccupazione giovanile e dell’intervento dei privati nei beni pubblici”.

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