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NEW YORK, 19 MARZO 2017 – Seduta veramente straordinaria all’Assemblea Generale dell’Onu. Per tre giorni i “diplomatici del futuro”, duemila studenti da tutto il mondo, di cui la metà italiani, hanno partecipato al Palazzo di vetro al CWMUN 2017 (Change the World Model UN, edizione 2017). E domenica, per la chiusura dei lavori è arrivato da Roma il ministro italiano degli esteri e della cooperazione internazionale, Angelino Alfano, che lunedì vedrà anche il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
In una New York ancora piena di neve, i 2mila ragazzi del CWMUN hanno lavorato per tre giorni nelle commissioni simulando i lavori delle Nazioni Unite. Organizzata dal catanese Claudio Corbino con l’associazione Diplomatici, l’iniziativa è arrivata alla sua settima edizione. Sul palco sono salite per la cerimonia inaugurale due atlete d’eccezione, la tuffatrice Tania Cagnotto e la campionessa paralimpica Bebe Vio.
In apertura è intervenuto l’ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente al Palazzo di Vetro, spiegando che “l’Onu fa quello che gli Stati membri non possono fare da soli”. “All’Onu si lavora per vedere il fenomeno migratorio come qualcosa di positivo – ha continuato Cardi. – L’Italia fa la sua parte in termini di solidarietà, salvando vite in mare, ma anche in termini di contributo alla soluzione delle cause profonde, tramite il suo lavoro in Consiglio di Sicurezza”, di cui quest’anno è membro non permanente.”
Tra gli altri ospiti c’erano il Goodwill Ambassador di Diplomatici Marco Tardelli, il magistrato Giuseppe Ayala (che lavorò nel pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), e il fondatore di Eataly Oscar Farinetti.
“E’ bello essere qui, tanti ragazzi hanno la mia età, mi sembra di far parte del gruppo, e c’è anche una mia amica”, ha raccontato Bebe Vio a Valeria Robecco dell’ANSA. “Il mio messaggio per loro e’ di darsi da fare tantissimo, e’ importante a questa eta’ rendersi conto che puoi cambiare qualcosa se ti impegni veramente – ha continuato – tornassi indietro, se potessi farei anche io una esperienza del genere”. “Nello sport ho imparato prima di tutto a non arrendermi alle prime difficolta’, e questo credo sia importante anche nel mondo del lavoro – ha aggiunto Tania Cagnotto – Poi è fondamentale avere una passione nella vita, anche per evitare di perdersi in tentazioni o rischi”. Per Corbino, invece, il messaggio piu’ forte da dare agli studenti “non e’ quello di insegnare loro qualcosa, quanto piuttosto spiegare che possono riuscire in quello in cui credono”. Questo periodo di formazione, ha aggiunto, e’ incentrato sul metodo ‘learning by doing, ossia “i ragazzi non si limitano ad ascoltare quello che dicono i grandi maestri, ma mettono in pratica costantemente quello che hanno imparato”.