Dal liceo Maurolico di Messina, la professoressa Mariella Laurà
Insegnante di francese prima e di inglese adesso. Ha iniziato a fare questo mestiere nell’84 ed ora insegna inglese agli studenti del Liceo Classico Maurolico di Messina, il migliore in Sicilia e tra i primi cinque in Italia.
Da quanti anni conosce e collabora con Diplomatici?
Sono stata contattata da Associazione Diplomatici nel 2008 ed è stato allora che ho conosciuto Claudio Corbino, poi, con l’Associazione, non ci siamo più lasciati
È mai partita in viaggio con Diplomatici?
Scherza? Io parto tutti gli anni con i miei ragazzi. Sono dieci anni che li accompagno a New York e quest’anno alcuni nostri studenti parteciperanno per il primo anno anche al CWMUN di Barcellona.
Quanti studenti partono dal liceo Maurolico?
Quest’anno gli studenti a partire saranno dieci e grazie al passaparola sono riuscita a portare anche altri 6 studenti che vengono da altre scuole di Messina.
Vista la lunga collaborazione, ha notato una crescita di Associazione Diplomatici negli anni?
La crescita c’è stata senz’altro perché il Presidente Claudio Corbino ci tiene moltissimo che tutto funzioni al meglio e che tutti quelli che lavorano con lui diano il massimo. C’è stata una crescita impressionante sia a livello di preparazione dei ragazzi per la simulazione che a livello organizzativo. Vedo la crescita, la volontà e l’attenzione nel migliorare sempre.
Secondo lei a cosa è dovuta questa crescita?
Sicuramente è merito dell’intero staff dei giovani ragazzi di Diplomatici, la sua parte la fa anche la qualità della proposta formativa ma più di tutto la lungimiranza del Presidente Claudio Corbino che ha permesso a quest’Associazione di crescere moltissimo negli anni. È sorprendete la capacità di Claudio di vedere avanti, di creare e inventare.
Cosa colpisce di più gli studenti nei progetti?
Sicuramente la meta newyorkese li alletta però i ragazzi sono davvero interessati a tutto il processo che precede la simulazione, ci tengono molto ad essere preparati. Io vedo la motivazione dei ragazzi nel lavorare sodo e dare il massimo.
In questo contesto il suo ruolo qual è?
Da un punto di vista didattico, in preparazione della simulazione io non devo fare molto. I formatori di Diplomatici sono davvero di alto livello infatti i nostri ragazzi ogni anno vincono dei premi. Un anno sono stati addirittura soprannominati “Macchine da guerra”!
E lei dunque?
Il mio compito è quello di aiutarli da un punto di vista emotivo, li carico molto a credere in questo progetto e insisto sul fatto che questo possa essere un trampolino di lancio per loro. Sono un’idealista, davvero credo che un giorno cambieranno il mondo.
Cosa nota quando gli studenti tornano? Ha ripercussioni positive anche in classe?
Si i ragazzi si confrontano molto, chi resta in Italia è curioso di sapere e chi torna da New York è felice di condividere l’esperienza. E poi la possibilità di avere delle borse di studio ha fatto una grande differenza negli ultimi anni perché è servito da notevole incentivo.
Da come parla sembra molto affezionata ai suoi studenti.
Ho visto la crescita di questi ragazzi, sono coinvolta nelle loro vite a prescindere dallo studio. Per me è importante tanto il loro studio quanto la loro serenità e la loro realizzazione nella vita. Li sprono sempre a dare il meglio. Poi devo dire che loro sono bravissimi e molto autonomi.
Dunque lei parteciperà a questa ottava edizione di New York, è pronta?
Ma certo che parteciperò, io sono sempre pronta! Anche quest’anno non vediamo l’ora di partecipare a questa bellissima esperienza.