Duemila studenti con Vio e Cagnotto all’Onu per la “diplomazia del futuro”

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La Stampa

apparso il 26 Marzo 2017 – di Francesco Semprini

«Change the World Model Un» (CwMun) è la tre giorni di lavori in cui i ragazzi operano in commissioni e sessione plenaria, quest’anno sul tema dell’«Africa emotion».

NEW YORK – Oltre duemila studenti, di cui mille italiani, sono stati i protagonisti della seduta straordinaria all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove è andata in scena la «diplomazia del futuro». Si chiama «Change the World Model Un» (CwMun), ed è la tre giorni di lavori in cui i ragazzi operano nella doppia formula delle commissioni e della sessione plenaria, quest’anno sul tema dell’«Africa emotion».

L’iniziativa, giunta alla settima edizione, è dell’Associazione Diplomatici, Ong e osservatore permanente Ecosoc. Il metodo è quello del «learning by doing», ovvero «i ragazzi non si limitano ad ascoltare, ma mettono in pratica costantemente quello che hanno imparato», spiega Claudio Corbino, numero uno dell’Associazione Diplomatici. Per Fabrizio Paladini, responsabile comunicazione dell’Ong, la vera capacità che i giovani sviluppano è pensare, agire e negoziare come il Paese membro che rappresentano, prescindendo dalle idee e dalla personalità di ognuno.

Ad accendere i riflettori della sessione straordinaria sono stati personaggi illustri come l’italiana Bebe Vio: «Ci sono tanti ragazzi della mia età, mi sembra di far parte del gruppo, c’è anche una mia amica». L’atleta paralimpica ironizza sui prossimi obiettivi da raggiungere: «Mi manca solo un incontro con la regina Elisabetta, dopo papa Francesco e l’ex presidente Usa Barack Obama».

In apertura è intervenuto l’ambasciatore Sebastiano Cardi, assieme ad altri ospiti d’onore come il «Goodwill Ambassador» Marco Tardelli, la tuffatrice Tania Cagnotto, il magistrato Giuseppe Ayala e il fondatore di Eataly Oscar Farinetti. Il plauso finale della diplomazia del futuro è stato per il ministro degli Esteri Angelino Alfano: «Mi auguro che questi ragazzi possano trovare un mondo più sicuro e più libero nel quale vivere, e adoperarsi con la stessa passione che già ora li accompagna».

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