“Fake news e Web Reputation”, si è conclusa la quinta edizione del CW for Democracy

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Oltre 200 ragazzi hanno preso parte al progetto Democracy 2.0

Il sottile brivido di sentirsi deputati per un giorno, anzi per quattro. Far parte di una coalizione, elaborare il testo di una proposta di legge, emendarla per trovare la maggioranza necessaria. Difenderla con i denti ma anche fare i dovuti compromessi, discuterla, presentarla e metterla in votazione. Alla fine vincere (o perdere). Il tutto proprio in una vera aula di Montecitorio e davanti al vicepresidente della Camera Simone Baldelli e all’ex magistrato del pool antimafia e parlamentare per quattro legislature Giuseppe Ayala.

Sono gli oltre duecento i ragazzi, liceali e universitari provenienti da tutta Italia, che hanno partecipato dal 10 ottobre alla simulazione Change the World for Democracy organizzata come ogni anno dall’Associazione Diplomatici, la più conosciuta e importante scuola di formazione per ragazzi che vogliono intraprendere carriere legate al funzionamento delle istituzioni nazionali ed internazionali.

I ragazzi – un gruppo per i liceali e un altro per gli universitari – hanno prima formato le due coalizioni che rappresentavano una ipotetica maggioranza e una ipotetica opposizione e poi elaborato le proposte di legge che avevano come argomento le fake news e la web reputation.

 

 

I tre giorni di simulazione sono stati preceduti da una cerimonia di benvenuto, svoltasi all’Università Europea di Roma, ed i ragazzi sono stati accolti dalle parole di Valeria Corbino, Coordinatrice della sede di Associazione Diplomatici a Palermo, che ha incoraggiato i “giovani parlamentari” “ad impegnarsi a trovare soluzioni a problemi così importanti” e Salvatore Carrubba, Presidente di Future Leader Society, il quale ha loro spiegato di come ci sia “una sfiducia generale verso qualsiasi tipo di notizia” e di come “i media siano ormai interessati solo alla quantità e non più alla qualità dell’informazione”.

Durante le giornate di simulazione sono state raccolte le opinioni e le esperienze di alcuni studenti. Alessia Di Florio, giovane diciassettenne romana, racconta che è il suo terzo anno a Democracy.
In questa edizione è cambiato il meccanismo della simulazione ma credo sia un esercizio democratico migliore rispetto agli anni precedenti. Rispetto al topic, quello delle fake news è un tema strettamente connesso alla disinformazione ed il nostro gruppo sta lavorando su due fronti: il diritto del cittadino ad una corretta informazione ed il dovere del cittadino di procurarsela e di mantenerla. Per questo motivo stiamo progettando di inserire dei corsi di formazione obbligatori nei programmi scolastici e di istituire un ente che controlli la diffusione delle notizie sulle piattaforme, sempre nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione”.

 

Eleonora Conticello, 16 anni (coalizione “Destra Storica”): “Sono entusiasta di questa esperienza. E’ la prima volta ma è come se facessi politica da sempre. Voglio cambiare il mondo e penso che ci riuscirò. Il più grande obiettivo raggiunto in questi giorni? La collaborazione con gente che la pensava diversamente da me”.

 

Mi sembrava molto stimolante l’ipotesi di trovare una mediazione tra le due mozioni contrapposte – dice Jacopo Del Vecchio, 15 anni, del liceo Anco Marzio di Ostia – ma purtroppo ha prevalso la logica di partito e non c’è stato spazio per una grande coalizione”.

Alla fine ha vinto la coalizione di Eleonora: programma serrato di istruzione e prevenzione per bloccare le fake news che trovano nutrimento proprio nella grande ignoranza e superficialità diffusa.

Giuseppe Ayala concludendo i lavori parlamentari dei ragazzi: “La mia generazione ha fallito perché vi ha consegnato un Paese enormemente peggiore di come ce lo avevano lasciato i nostri genitori. Sta a voi dunque essere la futura classe dirigente. Ed oggi occuparsi di politica, voler conoscere e studiare i suoi meccanismi è fondamentale per non lasciare campo aperto a quelli che vogliono solo lo sfascio, a quelli che vi inondano di notizie false”.

Da questa quinta edizione della simulazione è dunque emersa l’importanza attribuita all’informazione, parola chiave per combattere il fenomeno delle fake news e web reputation.

Mario Del Franco, 21 anni, viene da Gorizia
 Greta Maiellaro, 18 anni, viene da Milano
Carlo Cubisino, 17 anni, viene da Grammichele
 Gabriella Campanile, 23 anni, viene da Salerno

 

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