Festival dello Sviluppo Sostenibile, un’occasione unica per discutere su come disegnare il nostro futuro
200 EVENTI IN 17 GIORNI PER CONOSCERE L’AGENDA ONU 2030 E MOBILITARE L’ITALIA PER CENTRARE GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE
Oltre 7 italiani su 10 non conoscono i goal dell’Agenda 2030. Eppure l’84% si dice favorevole a politiche per lo sviluppo sostenibile. L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (di cui fa parte l’Associazione Diplomatici insieme ad altre 130 realtà produttive della società civile), con i suoi 160 aderenti, ha promosso dal 22 maggio al 7 giugno un grande confronto sulle sfide del nostro tempo: povertà, lavoro, educazione, disuguaglianze, energia, infrastrutture, cooperazione internazionale e ambiente. Più di mille speaker coinvolti, 200 scuole, decine di università, migliaia di partecipanti su tutto il territorio nazionale. Un’occasione unica per discutere su come disegnare il nostro futuro e cambiare il presente per realizzare uno sviluppo equo e sostenibile.
Il primo Festival italiano dello sviluppo sostenibile si è chiuso il 7 giugno con un evento di altissimo livello cui hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente della Repubblica, la Presidente della Camera dei Deputati e il Presidente del Consiglio dei ministri. In particolare, si è avuto un riscontro estremamente positivo da parte dello staff del Presidente Sergio Mattarella, mentre il Presidente Paolo Gentiloni, annunciando i contenuti dell’imminente Strategia di Sviluppo Sostenibile, ha accettato molte delle proposte avanzate dall’Alleanza in tema di governance della Strategia, prima fa tutte la regia della Presidenza del Consiglio su un tema così trasversale e rilevante per il futuro del Paese. Parallelamente, nel corso del dibattito, il Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ha confermato l’intenzione della Conferenza di aderire all’ASviS e il Presidente del Consiglio dell’ANCI Enzo Bianco ha proposto di mobilitare nei prossimi mesi tutti i comuni italiani sul tema dello sviluppo sostenibile attraverso un’azione coordinata.
Il giorno successivo, i sindaci delle città metropolitane hanno firmato la “Carta di Bologna” realizzata con il contributo dell’ASviS, la quale traccia una roadmap con impegni molto concreti sui temi dello sviluppo sostenibile per le nostre città, perfettamente in linea con la Bozza di “Agenda urbana sostenibile” predisposta dal gruppo dell’ASviS coordinato da Urban@it. La “Carta di Bologna” si affianca agli impegni sottoscritti, nel corso di altri eventi organizzati nell’ambito del Festival, dalle organizzazioni imprenditoriali e della finanza nel corso e al manifesto per il “consumerismo sostenibile” predisposto da Consumer’s Forum con riferimento alle associazioni della distribuzione e dei consumatori.
Basterebbe citare questi importantissimi risultati per sostenere che il Festival sia stato uno strumento molto efficace per mobilitare la società e le istituzioni del nostro Paese sull’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ma ciò non renderebbe giustizia alla ricchezza del Festival. I 221 eventi organizzati in 17 giorni su tutto il territorio nazionale, con 2.300 speaker e decine di migliaia di partecipanti, rappresentano la testimonianza indiscussa di come il Festival sia stato uno straordinario successo. Al di là della massiccia presenza sui media tradizionali, soprattutto su quelli locali e online, i social media hanno rappresentato un efficace canale di comunicazione, anche grazie all’impegno di molti aderenti a diffondere le informazioni riguardanti il Festival. In particolare:
- Attraverso il sito dedicato al Festival sono stati diffusi aggiornamenti e notizie riguardanti tutti gli aspetti relativi ai 221 eventi del Festival. E’ stata data la possibilità di seguire i tre eventi principali organizzati dal Segretariato in live streaming, di scaricare materiali multimediali (ebook, podcast, video di testimonial, fotogallery) e ascoltare audio interviste con i protagonsti prinicipali della sostenibilità in Italia e non solo. Gli utenti singoli che hanno vistato il sito sono stati oltre 46.000;
- attraverso i social media sono state raggiunte circa 800.000 persone. Nei giorni degli eventi gestiti dal Segretariato, il Festival è stato sempre un “trending topic” su Twitter, cioè uno dei messaggi più veicolati. Il numero di followers dell’ASviS è più che raddoppiato sia su Twitter che su Facebook.
Ma al di là degli aspetti comunicativi, il Festival ha creato una comunità di persone e di istituzioni senza pari, favorendo collaborazioni tra soggetti che non avevano avuto precedenti esperienze di lavoro congiunto. Basti pensare ai legami stabiliti, sul territorio, tra università ed aderenti dell’Alleanza, o a casi come quello di Parma, dove si sono svolti quasi trenta eventi in 17 giorni.
“Ovviamente, tutto questo non sarebbe stato possibile senza il vostro entusiasmo e impegno. Così come non sarebbe stato possibile svolgere l’immane quantità di lavoro che l’organizzazione del Festival ha comportato senza l’impegno e l’abnegazione dei membri del Segretariato. A tutti va il nostro ringraziamento.
Tutti insieme abbiamo fatto quello che in molti considerano “un miracolo”. Ma il successo del Festival conferma l’esattezza della lettura dello stato della società italiana che ha condotto alla nascita dell’Alleanza, cioè che la società civile e le forze economiche e sociali del Paese sono pronte ad accettare la sfida di costruire, pur nelle difficoltà, un futuro più equo e sostenibile“, sono le parole di Enrico Giovannini, Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.