Giovani catanesi ambasciatori all’Onu. In arrivo 1500 ragazzi da tutto il mondo

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corriere del mezzogiorno

CATANIA – «L’Onu è nata da un sogno, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per fare un mondo migliore, e oggi anche voi condividete un sogno che spero si possa realizzare». Lo ha detto l’ambasciatore Italiano al Palazzo di vetro, Sebastiano Cardi, aprendo nella sala generale della sede di New York la conferenza di «Change te world» promossa dall’ associazione «I Diplomatici». All’iniziativa partecipano oltre 1.500 giovani provenienti da 88 nazioni, 776 dei quali italiani. «Spero che a qualcuno di voi – ha auspicato l’ambasciatore Cardi – possa accendersi la passione per la diplomazia, perché c’è bisogno di un contributo di forze e idee nuove». Al Palazzo di Vetro di New York si tiene una simulazione di processi diplomatici riservata agli studenti delle scuole e delle università, organizzata dall’associazione Diplomatici, l’unica organizzazione non americana e non direttamente collegata all’Onu a realizzare un modello per la diplomazia del futuro. Vi partecipano anche Letizia Moratti e Lucio Caracciolo, direttore di Limes. «Non avrei mai pensato – ha commentato il presidente dell’associazione, Claudio Corbino – che partendo da Catania si potesse creare una così grande aggregazione di giovani dalla quale potrà emergere la nuova classe di leader del futuro per mettere in asse il mondo».

LA MORATTI – Letizia Moratti ha ricevuto dal presidente di «Diplomatici» Claudio Corbino, la prima edizione del premio «Future leader programme», che è stato assegnato anche al prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca. «Non fatevi dominare dall’ informazione in rete. Siate critici». È l’invito rivolto da Letizia Moratti agli oltre 1.500 giovani che partecipano all’assemblea generale dell’Onu. Ai lavori partecipa anche una delegazione della comunità di San Patrignano, «La solidarietà – ha aggiunto – ci rende tutti uguali. Senza vivremmo in un mondo in cui dovremmo avere paura degli altri. Il diritto alla libertà è fondamentale, ma la penetrazione della tecnologia nella nostra vita l’ha cambiata – ha sottolineato Moratti – e voi giovani non dovete farvi dominare dall’ informazione in rete». «Siate critici – è stato il suo auspicio – cercate la controprova, lavorate per formarvi la vostra opinione. Non abbiate timore: andate avanti nella vostra personale ricerca per essere unici, ma non isolati: diamo il nostro personale contributo per fare un mondo migliore». Un rischio reale quello dell’isolamento secondo Letizia Moratti: «Le tecnologie sono importanti – ha osservato – ma fate in modo che non sia una sostituzione di rapporti personali: in rete sono più facili, ma non sono i soli. Coltivate i rapporti interpersonali – ha chiosato Letizia Moratti – la rete vi arricchisca ma non vi domini».

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