“Spero che i ragazzi traggano dal mio entusiasmo la spinta giusta per dare il massimo, sempre”. Arrivano dalla Sardegna le parole di Rita Sanna, docente di Latino e Greco all’Istituto Superiore De Castro di Oristano.
In Sardegna, la sua è la prima scuola ad aver partecipato ad un progetto di Diplomatici?
Esatto, il nostro è il primo liceo sardo ad aver partecipato ad un progetto di Diplomatici. Un ex studente ci ha presentati all’Associazione Diplomatici, così è nata la nostra lunga collaborazione. Ricordo che la reazione degli studenti fu immediata, solo il primo anno mandammo 15 studenti a New York.
Dal 2012 e ormai gli eventi di Diplomatici fanno parte integrante della nostra scuola. Oltre alle simulazioni sono diversi i progetti che insieme stiamo portando avanti, dalla collaborazione per un nuovo indirizzo scolastico ad un interessante e innovativo programma per l’alternanza scuola-lavoro.
La vostra scuola partecipa solo a CWMUN NYC?
Si e contiamo di inserirlo anche nel curriculum scolastico nel nuovo indirizzo giuridico internazionale, il nostro punto di forza del prossimo anno. Diplomatici e l’Università di Sassari saranno nostri partner in questa nuova avventura.
In cosa consiste questo nuovo indirizzo?
Vorremmo inserire lo studio del diritto un’ora a settimana ed un’ora di inglese con un’insegnante madrelingua che abbia una certa esperienza soprattutto in inglese giuridico. Durante l’arco dei 5 anni di liceo ci piacerebbe riproporre la stessa simulazione di New York prima a livello locale per gli studenti dei primo anno, poi a livello regionale per i ragazzi del 3 anno, fino ad arrivare al penultimo anno di liceo in cui voremmo portare tutta la classe a New York per fare l’esperienza direttamente sul campo.
Un progetto ambizioso, quale sarà il ruolo di Diplomatici?
Puntiamo a diventare una scuola polo in questo indirizzo e la collaborazione con Diplomatici sarà fondamentale sicuramente nell’organizzazione e nello sviluppo di questo progetto ma anche durante lo svolgimento delle simulazioni.
E per l’alternanza scuola-lavoro?
Loro sono stati fondamentali in tal senso, già la partecipazione al CWMUN garantisce agli studenti delle ore di alternanza scuola-lavoro ma quest’anno vogliamo fare di più. Ci hanno offerto 30 ore, che noi abbiamo collegato ad un nostro progetto, in cui gli studenti studiano in inglese materie che normalmente fanno in italiano, da scienze a storia, da educazione civica a filosofia.
Tornando agli Stati Uniti, lei è mai stata nella Grande Mela con i ragazzi?
Ben 3 volte e mi avvicino alla mia quarta partenza, quest’anno poi saremmo in due ad andare. Mi creda quando le dico che per gli studenti è un’esperienza unica, a qualcuno di loro ha cambiato la vita. Molti dei ragazzi che hanno partecipato ne hanno usato gli effetti anche dopo, specialmente nelle sue scelte universitarie.
Della simulazione cosa pensa?
In primis rimane loro come bagaglio di una grande esperienza. La simulazione ha un’organizzazione perfetta, gli studenti hanno davvero la possibilità di toccare con mano il funzionamento degli organi dell’ONU. Personalmente affronto davvero con entusiasmo questa esperienza perché la ritengo molto formativa, quando vado a New York non mi muovo mai dal Palazzo di Vetro, sto sempre con i miei studenti, li sprono, li incoraggio, li consiglio, si deve essere motivati e presenti per loro, insomma il mio è il lavoro più bello del mondo.
Cos’è che colpisce i ragazzi?
L’esperienza nella città, il Palazzo di Vetro che li lascia quasi attoniti ma più di tutto veramente vengono colpiti dall’esperienza: calarsi in un ruolo e riuscire a vedere come funzionano le commissioni Onu, questo è quello che li colpisce di più. Per loro è tutto straordinariamente interessante.
Il segreto per portare avanti queste collaborazione con Diplomatici?
Senza dubbio la grande motivazione e la fiducia reciproca nella realizzazione di questo progetto ci ha portati fin qui. Il voler perseguire obiettivi comuni che riteniamo fondamentali per la crescita dei nostri studenti.