Paola Senesi ed i suoi 15 studenti del Giulio Cesare al CWMUN Emirates
Intervista a Paola Senesi, Dirigente Scolastico dal 1991 ed attualmente Preside del prestigioso Liceo Classico Statale Giulio Cesare di Roma.
“Notte prima degli esami” e “Compagno di scuola” sono due celebri canzoni del grande Antonello Venditti dedicate alla sua scuola, il Liceo Classico Giulio Cesare, è fiera di lavorare in un istituto così importante?
Moltissimo, il mio liceo è il più grande d’Italia: ha il maggior numero di sezioni dedicate ai circa 1040 alunni del liceo classico.
A proposito di cantautori, lei quest’anno ha partecipato alla V edizione del CWMUN EMIRATES che si è conclusa con un bellissimo concerto di Francesco De Gregori.
È stato davvero toccante, ho potuto rivedere il cantautore sotto un’altra luce. Riascoltare di nuovo dal vivo tutte quelle canzoni che hanno accompagnato un pezzo di storia personale di ognuno di noi, non ha prezzo. È stato un concerto bellissimo, c’è stata molta intimità nel canto di De Gregori, ci siamo emozionati tutti.
È stata la sua prima esperienza in viaggio con Diplomatici?
Si è stata la mia prima volta con Diplomatici e ne sono rimasta davvero colpita. Il progetto è molto interessante e l’organizzazione del viaggio è stata curata nei minimi dettagli.
Come mai ha deciso di partecipare?
Con il mio liceo siamo una vera new entry, negli Emirati è stata la prima volta che abbiamo realizzato un’attività con Diplomatici. Abbiamo battezzato questa collaborazione proprio con il CWMUN Emirates, come sarei potuta mancare?
Il Campus della New York City di Abu Dhabi ha accolto oltre 500 studenti provenienti da tutto il mondo per simulare le principali commissioni delle Nazioni Unite, solo a sentirlo dire non sembra vero, lei cosa ne pensa?
La formazione che se ne ricava va al di là dell’aspetto meramente didattico che già ha la sua rilevanza poiché si ragiona su importanti temi di attualità, senza tralasciare che la simulazione viene svolta tutta in lingua inglese. Il grande valore che questo progetto ha è quello di abituarli a confrontarsi con gli altri e sviluppare quelle competenze anche di relazione che sono fondamentali per una partecipazione da cittadino consapevole e responsabile a quelli che sono i contesti di vita, qualunque essi siano.
Cosa ha notato durante le giornate di simulazione? Cosa l’ha colpita?
Ho seguito la simulazione e ascoltato i pareri dei miei ragazzi, si sono molto impegnati e questo vuol dire che il percorso che hanno fatto ha saputo coinvolgerli.
I suoi studenti sono stati bravi?
Sono riusciti a stare nel ruolo e non è così scontato. Facevano parte del Consiglio di Sicurezza, e come delegates hanno anche vinto un premio, sono molto fiera di loro.
Feedback un volta tornati in Italia?
Gli studenti erano entusiasti di questa iniziativa anche perché alcuni di loro sono interessati a professioni per le quali sono richieste competenze che si tenta di sviluppare con percorsi come questo progetto di Diplomatici.
“Connecting people, re-thinking of innovation: new routes to the future” è stato il main topic della simulazione, sono temi che normalmente gli studenti affrontano anche in aula?
Si, o meglio, noi come liceo abbiamo messo in campo una progettualità già a partire dallo scorso anno che tiene conto degli obiettivi di Agenda 2030 sull’ecosostenibilità quindi temi come il clima, l’impatto che questo ha sul turismo e simili, sono argomenti che vengono già trattati anche nell’attività ordinaria.
Da Dirigente Scolastico che idea si è fatta sul progetto di Diplomatici e perché pensa che sia importante?
Il progetto mi sembra senz’altro valido, un ottimo modo per conoscere altre realtà e soprattutto sapercisi concentrare. Dell’Associazione mi ha colpita non solo il loro evidente impegno ma soprattutto loro motivazione a portare avanti iniziative di questo genere, il loro modo di agire che va oltre l’aspetto meramente organizzativo e didattico.