Rapporto 2017 “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”

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L’Asvis, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ha presentato, presso l’Aula dei Gruppi parlamentari, il nuovo Rapporto 2017 “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”. Ha aperto la conferenza Marina Sereni, vicepresidente della Camera, seguita dall’introduzione di Pierluigi Stefanini, Presidente dell’AsviS, e dagli interventi di Enrico Giovannini, Portavoce dell’ASviS e di Pier Carlo Padoan, Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Nel Rapporto dell’ASviS 2017, realizzato grazie al contributo dei suoi oltre 170 aderenti, sono stati illustrati il posizionamento italiano rispetto agli SDGs (Sustainable Development Goals) ed i sentieri di sviluppo prevedibili per il nostro Paese entro il 2030.

Diciassette indici per monitorare lo sviluppo sostenibile, dalla sfera sociale a quella ambientale, e dal Report risulta che “L’Italia è in una posizione di non sostenibilità dal punto di vista economico, sociale e ambientale secondo i criteri fissati dall’Onu e sottoscritti dall’Italia nel settembre del 2015“, spiega il portavoce dell’Asvis, Enrico Giovannini.

Nel dettaglio, pur emergendo un “miglioramento” per 9 obiettivi (alimentazione, salute, educazione, uguaglianza di genere, infrastrutture, modelli sostenibili di consumo, riduzione dei gas serra, tutela dei mari e giustizia), “un sensibile peggioramento” per 4 (povertà, gestione delle acque, disuguaglianze ed ecosistema terrestre), “ed una situazione statica” per i restanti 4 (energia, occupazione, città sostenibili e cooperazione internazionale), tuttavia, anche per le aree dove si registrano miglioramenti, la distanza rispetto agli Obiettivi fissati per il 2020 e il 2030 resta “molto ampia”.

Durante la conferenza sono state descritte le proposte per le politiche da seguire, a partire proprio dalla prossima Legge di Bilancio.

La contemporaneità delle politiche fa la differenza, è fondamentale dunque stabilire gli interventi da realizzare nei prossimi 6 mesi: ci piacerebbe incontrare i leader dei partiti e dei movimenti per illustrare loro le proposte contenute nel Rapporto; proporre il reinserimento all’interno della nostra Costituzione del principio dello Sviluppo Sostenibile” continua Enrico Giovannini.

Un’azione puramente emergenziale nel breve periodo rischia di essere non sufficiente”, da qui l’importanza di coinvolgere per il medio-lungo periodo, non solo le Istituzioni ma anche le comunità.

La conferenza si è poi conclusa con un intervento del ministro dell’Economia Per Carlo Padoan, il quale ha affermato che ”per la prima volta l’Italia si è dotata della “legge delega sulla povertà, strumento dotato di risorse ancora insufficienti. Vedremo, negli ambiti molto ristretti della legge di bilancio, in che modo questi vincoli possano essere allentati“. Si tratta di “un impegno su cui stiamo lavorando nell’ambito di una legge di bilancio che si mantiene rigorosa e in cui le risorse sono limitate“.

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