Aspiranti diplomatici Onu in missione a New York

Il Centro

AVEZZANO. Sono rientrati i 26 studenti marsicani che hanno preso parte agli stage delle Nazioni Unite (Model united nations) a New York. I Mun sono meeting internazionali, di studenti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno a oggetto la simulazione del meccanismo di funzionamento degli organi delle Nazioni Unite. Alla rete internazionale dei Mun sono collegate scuole e università rappresentative di tutti i paesi del mondo.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon (impossibilitato a partecipare per via della crisi Ucraina) ha voluto salutare l’iniziativa con un video mentre la presidente della Camera, Laura Boldrini ha incoraggiato gli studenti a una partecipazione attiva già nella simulazione in Fao.
L’attività si è sviluppata attraverso un gioco di simulazione ovvero nel rappresentare (durante una sessione di lavori dell’Assemblea generale, del Consiglio di sicurezza e dell’Ecosoc) i Paesi membri assegnati a ciascuna scuola o università dallo staff board dell’ente organizzatore.
I “diplomatici in erba” hanno lavorato nelle singole commissioni fino alla votazione delle risoluzioni, avvenuta in Assemblea generale. L’obbligo di interloquire in lingua inglese ha accresciuto la complessità delle dinamiche e dei lavori.La fase preparatoria è iniziata a gennaio quando i ragazzi hanno preso parte a specifiche sessioni formative. Un significativo riconoscimento è stato attribuito al lavoro degli studenti Guido Caricola, Andrea Gentile, Ilaria Caroli e Vincenzo Galantini.
Il confronto tra realtà tanto diverse tra loro è stato il momento più significativo dell’esperienza. Il progetto è stato promosso sul territorio dall’associazione Diplomatici attraverso la professoressa Armida Crocenzi che ne è la referente per l’Abruzzo. Il Liceo Scientifico “Pollione” di Avezzano ha aderito e sostenuto l’iniziativa grazie al contributo della preside Marina Novelli e della professsoressa Emi Di Stefano.
Gli studenti partecipanti hanno ottenuto una borsa di studio per la partecipazione a “Democracy – Simulazione del Parlamento italiano”, che si terrà a Roma a maggio.

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Diplomatici in erba all’Onu. L’ambasciatore Cardi parla a 1500 studenti. 776 sono italiani

america oggi

Se il mondo ha bisogno di una nuova classe di leader, ieri alle Nazioni Unite 1.500 studenti e universitari hanno fatto la prova generale in veste di futuri diplomatici nell’appropriata sede dell’Assemblea Generale, dove si sono confrontati su diritti umani e infrastrutture tecnologiche.
Per la terza edizione del “Change the World Model United Nations” gli studenti – 776 dei quali italiani – provenienti da 88 nazioni si sono riuniti per una simulazione di processi diplomatici organizzata dalla Associazione Diplomatici di Catania, l’unica organizzazione non americana e non direttamente collegata con l’Onu che realizza un modello per la diplomazia del futuro.
Essendo la storica sala dell’Assemblea Generale in corso di rifacimento, la conferenza si è svolta nella struttura provvisoria.
Alla cerimonia di apertura dei lavori hanno partecipato l’ambasciatore al Palazzo di Vetro Sebastiano Cardi, Claudio Corbino presidente della Associazione Diplomatici, Letizia Moratti co-fondatrice della Fondazione San Patrignano, Lucio Caracciolo direttore di Limes e Salvatore Carrubba presidente dell’International Board of Diplomatici.
L’ambasciatore presso l’Onu Cardi ha tracciato il ruolo dell’organizzazione mondiale, illustrando la partecipazione leader dell’Italia alle missioni di pace e del notevole contributo che ci pone al 7.o posto tra i membri membri.
“L’Onu è nata da un sogno dopo la Seconda Guerra Mondiale per fare un mondo migliore e oggi, anche voi condividete un sogno che spero si possa realizzare”, ha detto Cardi agli studenti.
Nell’occasione l’ambasciatore ha annunciato che l’Italia sta studiando con le Nazioni Unite la possibilità di stabilire a Torino un polo per la formazione dei Caschi Blu.
“L’Italia è partner ideale dell’Onu, come ha detto il segretario generale Ban Ki-moon”, precisando che sono in corso i colloqui per dar vita ad un centro la formazione di peacekeeper, sfruttando la Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino.
Ricomincia quindi una nuova avventura riservata agli studenti delle scuole e università promossa da Diplomatici, l’associazione nata a Catania 13 anni fa che ha adottato il sistema learn by doing, permettendo agli studenti di apprendere ricostruendo il funzionamento di importanti enti internazionali.
Fino a domenica alle Nazioni Unite è in svolgimento un grande gioco formativo per i giovani chiamati a rappresentare il proprio paese nella discussione globale.
“Spero – ha proseguito Cardi – che in qualcuno di voi si possa accendere la passione per la diplomazia, perché c’è bisogno di un contributo di forze e idee nuove”.
Giorni fa, nella sede della Fao a Roma, si era tenuta l’edizione italiana di “Change the World”.
Ad una generazione immersa a tempo pieno tra social media e news in tempo reale, Letizia Moratti ha lanciato l’invito ad essere critici e a non isolarsi.
“Non fatevi dominare dall’informazione in rete. Siate critici, cercate la controprova, lavorate per formare la vostra opinione, non abbiate timore, andate avanti nella vostra ricerca personale per essere unici, ma non isolati. Diamo il nostro contributo per fare un mondo migliore. Il diritto alla libertà è fondamentale – ha sottolineato -, ma la penetrazione della tecnologia nella vostra vita è cambiata e voi giovani non dovete farvi dominare dall’inpormazione in rete”.
La “zia” di San Patrignano ha toccato anche un argomento che le sta a cuore. “La solidarietà – ha proseguito Letizia Moratti – ci rende tutti uguali, senza vivremmo in un mondo in cui dovremmo avere paura degli altri. Le tecnologie sono importanti, ma fate in modo che non sia una sostituzione di rapporti personali”, ha concluso sottolineando il rischio reale dell’isolamento.
Al termine dell’intervento Claudio Corbino ha consegnato a Letizia Moratti la prima edizione del premio “Future leader program”.
“Non avrei mai immaginato – ha commentato Corbino – che partendo da Catania si potesse creare una così grande aggregazione di giovani dalla quale potrà emergere la nuova classe di leader del futuro per mettere in asse il mondo”.

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Onu: Cardi ‘in cattedra’ a Palazzo Vetro con 1500 studenti

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(ANSA) – NEW YORK, 21 MAR – “Spesso si sente dire che le Nazioni Unite sono in crisi, ma quando ci sono situazioni di crisi, di ogni genere, in ogni luogo, in ogni momento, e’ sempre all’Onu che si guarda per trovare una soluzione”: l’ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente d’Italia al Palazzo di Vetro, ha accolto con queste parole i 1.500 giovani di tutto il mondo, di cui 776 italiani, sbarcati al Palazzo di Vetro per la conferenza ‘Change the World Model Un’. I ragazzi, provenienti da scuole superiori e universita’, grazie ad un’iniziativa dell’associazione Diplomatici di Catania con il sostegno della Missione Italiana alle Nazioni Unite, sono arrivati a New York per una simulazione durante la quale si confrontano come i ‘veri’ diplomatici fanno quotidianamente per sostenere le ragioni del Paese che rappresentano. L’ambasciatore Cardi, salito ‘in cattedra’ per l’inedita seduta dell’Assemblea Generale, ha analizzato il ruolo dell’organizzazione internazionale, sottolineando che “in questi decenni il mondo e’ cambiato, ma il bisogno di multilateralismo e di rispetto per valori universali, in una parola il bisogno di Onu, e’ sempre presente e forte”. “Le Nazioni Unite sono nate da un sogno, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per creare un mondo migliore, e oggi anche voi condividete un sogno che spero si possa realizzare”, ha continuato il rappresentante permanente, il quale ha poi analizzato il ruolo dell’Italia all’Onu e i nostri principali campi di intervento. Tra i temi toccati la riforma del Consiglio di Sicurezza, la difesa dei diritti umani, tema sul quale il nostro Paese e’ particolarmente impegnato. E ancora il funzionamento delle missioni di pace, con un riguardo particolare all’importante contributo fornito da Roma, sia dal punto di vista finanziario che per quanto riguarda le truppe di caschi blu. L’ambasciatore ha anche ricordato le parole del segretario generale Ban Ki-moon, il quale ha detto di considerare l’Italia “partner ideale delle Nazioni Unite”. Il consiglio di Cardi per i ragazzi che vogliono intraprendere la carriera diplomatica e’ quello di lavorare sodo, seriamente e con costanza, informarsi, ma anche vivere con curiosita’ le vicende del mondo. All’evento ha preso parte anche Letizia Moratti, ambasciatrice di San Patrignano. “Cercate di selezionare le informazioni che trovate in rete, siate critici”, ha detto Moratti ai giovani presenti in sala, tra i quali anche una delegazione della comunita’. “Non limitatevi ad assorbire quanto vi viene detto, ma lavorate per formarvi una vostra opinione”, ha concluso l’ex sindaco di Milano, sottolineando pero’ l’importanza della tecnologia per conoscere problemi distanti dalla realta’ in cui viviamo e per rendere piu’ efficaci le nostre battaglie.