Grande successo al Diplomatici International Campus 2016

Selezionati i 3 migliori candidati che faranno parte dello staff di CWMUN New York 2017.

 


Francesco Colin ha 23 anni ed è nato a Pordenone. Ma è già un piccolo cittadino del mondo: università a Forlì in Scienze Internazionali e Diplomatiche, training in Marocco, master in Francia, ogni tre mesi una destinazione diversa. È lui il primo della graduatoria (con il punteggio massimo di 100 centesimi) del campus dell’Associazione Diplomatici che si è concluso a Catania dopo cinque giorni di lavoro all’hotel Nettuno.

Al Campus, tradizionale appuntamento che chiude la stagione di formazione e conferenze in giro per il mondo, proprio nella città dove l’associazione è nata e da cui proviene il suo presidente Claudio Corbino e gran parte dello staff, si è lavorato sodo. Oltre 150 ragazzi provenienti da Italia, Spagna, Egitto, Pakistan, Stati Uniti hanno seguito i corsi di formazione dedicati alle carriere internazionali: dal funzionamento delle grandi associazioni internazionali, a come scrivere un curriculum vitae e una lettera motivazionale. Particolarmente seguiti e apprezzati (anche da tantissimi insegnanti arrivati da molte città d’Italia) sono stati i seminari, condotti da Salvatore Carrubba, ex direttore del Sole 24 ore e presidente dell’International board dell’Associazione, sui principali temi dell’attualità internazionale (Brexit, elezioni Usa, migranti e terrorismo) e di quella nazionale (crisi delle banche, legge elettorale, referendum e riforme costituzionali).

Diplomatici International Campus 2016

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Il successo e la qualità della vostra partecipazione – ha detto agli studenti Corbino durante la chiusura del Campus e alla consegna dei premi – ha fatto sì che ci siamo sentiti in dovere di aumentare i premi previsti e offriamo tre gratuità complete alla prossima conferenza di New York”.
Dice ancora Colin: “Avevo due mesi di vacanza tra un master e un altro e non volevo assolutamente restare fermo. Per questo ho visto un annuncio su Facebook dell’Associazione Diplomatici su questo Campus e ho voluto partecipare. Non ho ancora le idee del tutto chiare su quello che vorrò fare ma le opportunità che Diplomatici offre sono certamente interessanti sia a livello di esperienza come le conferenze internazionali, sia a livello di percorso lavorativo. Certamente ho riscontrato un’elevata qualità dei corsi tenuti dalle professoresse Stefania Paradisi e Valeria Lonati su tutto il mondo delle carriere internazionali”.

Al secondo posto (95 centesimi) si è piazzata Simona Muraro, palermitana di 26 anni, laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e magistrale in Relazioni Internazionali per la cooperazione e lo sviluppo: “Conoscevo Diplomatici dall’università e mi ero documentata andando anche alla loro sede di Palermo. Poi ho visto l’annuncio su Facebook e ho deciso di partecipare. Ho trovato tutto molto interessante. C’è stato modo di approfondire tanti temi e ho imparato a scrivere correttamente un curriculum e una lettera motivazionale. Era una cosa alla quale non avevo mai dato troppa importanza e invece è un aspetto fondamentale. Poi ho approfondito cosa vuol dire capacità di negoziazione. Non avrei mai pensato di vincere una gratuità al prossimo Change the World Model UN e devo dire che la cosa mi intriga. Ho già partecipato ad un’altra conferenza a New York con un’altra associazione nel 2013. Ora mi sento più matura e poi l’opportunità di svolgere i lavori della conferenza proprio dentro le sale del Palazzo di Vetro deve essere una esperienza molto stimolante e formativa”.

L’Associazione Diplomatici è la più importante organizzazione italiana nel campo della formazione studentesca a livello internazionale, famosa nel mondo per gli eventi Model United Nations. Dallo scorso aprile, poi, l’ONU ha riconosciuto all’associazione guidata da Claudio Corbino lo status di ONG con il ruolo di osservatore permanente presso l’Ecosoc, il comitato economico e sociale delle Nazioni Unite. “Dopo anni di lavoro improntato alla formazione dei ragazzi secondo i principi del confronto, del dialogo e del rispetto e di eventi organizzati proprio all’interno dell’Onu ed in altre prestigiose sedi in giro per il mondo – dice Corbino – è stato certificato dalla più importante associazione internazionale il senso del nostro impegno. Questo riconoscimento, esclusivo per l’Italia, ci riempie di orgoglio e ci spinge ad impegnarci ancora di più in quello che è il nostro obiettivo: la formazione di una classe dirigente del futuro che sappia confrontarsi e dialogare per affrontare e magari risolvere i problemi che affliggono il nostro martoriato pianeta”. Diplomatici, forte di questa partnership con l’ONU, è anche l’unica associazione che fa svolgere tutte le proprie conferenze all’interno della prestigiosa sede newyorkese per cui i circa 1800 ragazzi che ogni anno affollano l’evento lavorano proprio sugli stessi scranni e nelle stesse aule dove i diplomatici “veri” dibattono, affrontano e ogni tanto risolvono le emergenze del pianeta.

Bella Shakhmirza, arrivata terza anche lei con 95 centesimi, ha 27 anni e viene dalla Russia caucasica: “Sono un po’ terrona anch’io – dice ridendo in perfetto italiano – Sono in Italia da due anni ma avevo già studiato la vostra lingua in Russia. Vivo a Milano e mi sono appena laureata in Scienze Politiche mentre a Mosca avevo preso una laurea in Giornalismo. Ora lavoro in una scuola per bambini affetti da atrofie muscolari. L’incontro con Diplomatici è stata una occasione formidabile per riscontrare un livello di partecipazione molto alto. Si dice sempre che i ragazzi italiani siano poco interessati e svogliati. Forse ci sono anche quelli, quelli che dicono che non funziona niente, che lo Stato fa schifo ma non fanno nulla per migliorarlo. Invece in Diplomatici ho trovato persone capaci, preparate e desiderose di impegnarsi. Pieni di energie e di idee. Sono molto interessata ai training dei corsi di formazione che loro organizzano e spero proprio di riuscire a partecipare all’evento di New York e magari anche ad altri”.

Con la consegna dei premi e dei diplomi di partecipazione Diplomatici ha chiuso il suo anno di formazione e ha dato appuntamento a settembre. Prossima tappa il Change the World Model UN di Abu Dhabi e Dubai. Tema della conferenza il Medio Oriente e le turbolenze che da quell’area inverstono l’Europa. Come dire: il nostro futuro prossimo venturo visto con gli occhi dei ragazzi che vogliono cambiare il mondo.

Leggi anche: LA SICILIA – “Campus Diplomatici, a Catania 150 studenti italiani e stranieri per mini Onu”

All’Onu oltre 1500 studenti provano a cambiare il mondo

catania oggi

E’ il tema del sogno a galvanizzare gli oltre 1500 ragazzi delle scuole e delle università di 88 Paesi del mondo che ieri, alle Nazioni Unite di New York, hanno aperto i lavori della simulazione di processi diplomatici “Change the World Model Un”.
“L’Onu è nata da un sogno, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per fare un mondo migliore, e oggi anche voi condividete un sogno che spero si possa realizzare, magari accendendo la passione per la diplomazia, perché c’è bisogno di un contributo di forze e idee nuove”, ha detto l’ambasciatore Italiano al Palazzo di vetro, Sebastiano Cardi, aprendo nella sala generale della sede di New York l’evento promosso dall’associazione italiana “Diplomatici”.
Tra i relatori anche la cofondatrice di San Patrignano, Letizia Moratti che dal podio delle Nazioni Unite ha parlato del tema sul quale si confronteranno gli studenti nel loro gioco formativo (ricostruendo proprio le commissioni Onu): innovazione tecnologica e diritti umani.
Poi salutando i ragazzi della delegazione di San Patrignano, accompagnati dall’ambasciatore della Repubblica di San Marino, Daniele Bodini, e mostrando un video della comunità l’ex ministro ha detto: “La solidarietà ci rende tutti uguali senza vivremmo in un mondo in cui dovremmo avere paura degli altri. Il diritto alla libertà è fondamentale. Ma la penetrazione della tecnologia nella nostra vita è cambiata – ha sottolineato Letizia Moratti – e voi giovani non dovete fare dominare dall’informazione in rete”.
L’ex sindaco di Milano, parlando del tema centrale della simulazione Cwmun dice: “Siate critici cercate la controprova, lavorate per formarvi la vostra opinione. Non abbiate timore, andate avanti nella vostra personale ricerca per essere unici,ma non isolati. Diamo il nostro personale contributo per fare un mondo migliore.”
Secondo Letizia Moratti “le tecnologie sono importanti, ma fate in modo che non sia una sostituzione di rapporti personali: in rete sono più facili, ma non sono i soli. Coltivate i rapporti interpersonali la rete vi arrichisce ma non vi domini”.
Ieri, al termine della relazione Moratti ha ricevuto dal presidente de i Diplomatici, Claudio Corbino, la prima edizione del premio ‘Future leader program’, che è stato assegnato anche al prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca.
All’iniziativa, che è iniziata martedì scorso alla Fao di Roma e prosegue fino a domani a New York, partecipano oltre 1.500 giovani provenienti da 88 Nazioni, 776 dei quali italiani.
Organizzata dall’associazione Diplomatici, l’unica organizzazione non americana e non direttamente collegata all’Onu a realizzare questo tipo di eventi, Cwmun è giunta alla terza edizione
“Non avrei mai pensato – ha commentato il presidente dell’associazione, Claudio Corbino – che partendo da Catania si potesse creare una così grande aggregazione di giovani dalla quale potrà emergere la nuova classe di leader del futuro per mettere in asse il mondo”.
Alla cerimonia di apertura, trasmessa in diretta da Un Tv, la televisione tematica delle Nazioni Unite, hanno partecipato anche il politologo e direttore di Limes, Lucio Caracciolo, il presidente dell’international board di Diplomatici, Salvatore Carrubba e tra guest anche l’ambasciatore dello Sri Lanka all’Onu, Palithika Kohona.
L’anno prossimo, è stato annunciato, Cwmun si legherà all’Expò 2015 e il main topic sarà pensato sui temi dell’esposizione milanese.

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Al palazzo di vetro di New York la simulazione di processi diplomatici per studenti di tutto il mondo

Inform

NEW YORK – E’ in programma oggi al Palazzo di Vetro di New York, sede delle Nazioni Unite, la cerimonia inaugurale di Change the World Model Un, la simulazione di processi diplomatici riservata agli studenti delle scuole e delle università, organizzata dall’associazione Diplomatici.
Gli aspiranti ambasciatori sono oltre 1500 e provengono da 25 nazioni diverse. Fino a domenica prossima si sfideranno in un grande gioco formativo ricostruendo proprio le Nazioni Unite confrontandosi sul rapporto intercorrente tra i diritti umani e le infrastrutture tecnologiche.
Fanno parte del gruppo anche 200 studenti siciliani provenienti dalle università dell’Isola e dalle scuole superiori di varie città della Sicilia. Nei giorni scorsi a Roma, nella sede generale della Fao, si è svolta l’edizione italiana dell’evento che ha visto la partecipazione di centinaia di ragazzi.
Oltre al presidente di Diplomatici Claudio Corbino, in occasione della cerimonia inaugurale in programma nella sala dell’assemblea generale dell’Onu sono previsti gli interventi dell’ambasciatore italiano alle Nazioni Unite Sebastiano Cardi, di Letizia Moratti co-fondatrice della Fondazione San Patrignano, del politologo e direttore di Limes Lucio Caracciolo, del presidente dell’ International Board di Diplomatici Salvatore Carubba, di Amy Ruggiero, Co-Founder & Managing Director, ed Ahmad Alhendawi della segreteria generale delle Nazioni Unite.
La cerimonia è trasmessa in diretta tv sul canale tematico delle Nazioni Unite visibile su internet all’indirizzo webtv.un.org.

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A scuola di diplomazia alle Nazioni Unite: i ragazzi di San Patrignano a New York

Rimini Today

Cinque ragazzi di San Patrignano sono tra i 1.500 studenti provenienti da 25 nazioni che da domani venerdì parteciperanno al Change the World Model United Nations, una simulazione dei processi diplomatici tra i paesi delle Nazioni Unite, in corso a New York sino al 23 marzo. Ad aprire i lavori dei finti diplomatici sarà una sessione inaugurale nella sala dell’assemblea generale del palazzo di vetro dell’ONU, a cui parteciperanno Sebastiano Cardi, Ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, Letizia Moratti, Fondazione San Patrignano, Amy Ruggiero e Salvatore Carubba, Associazione Diplomatici.

Il tema cardine della simulazione “Information communications technology and human right” sarà introdotto dall’intervento di Letizia Moratti, che in qualità di Ambasciatrice della Comunità presenterà anche l’esperienza di San Patrignano, dove i diritti umani vengo difesi ogni singolo giorno. L’appuntamento newyorkese si inserisce tra i MUN (Model United Nations), meeting internazionali di studenti provenienti da ogni parte del mondo che simulano il meccanismo di funzionamento delle Nazioni Unite. Ai partecipanti è richiesto di comportarsi come veri delegati ONU, rispettando fedelmente la linea del paese rappresentato e discutendo su temi specifici con gli altri stati membri.

In particolare la piccola delegazione proveniente da San Patrignano rappresenterà i delegati di Venezuela, Iraq e Ruanda. Tre paesi impegnativi che hanno richiesto un’accurata preparazione prima della partenza, offerta da alcuni rappresentanti dell’Associazione Diplomatici.

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Dalla Fao di Roma all’Onu di New York, 1500 studenti simulano la diplomazia mondiale

La Repubblica

Apparso il 19 Marzo 2014 – di Stefano Petrella

Nella Capitale i ragazzi di 25 paesi del mondo per il “Change the World Model United Nations”. Da venerdì la fase Usa al Palazzo di Vetro.

Provengono da 25 nazioni del mondo, sono 1500 e vogliono essere gli ambasciatori del futuro. Sono i partecipanti al “Change the world model united nations”, la simulazione dei processi diplomatici che unisce Roma con gli Stati Uniti.

IMPARARE FACENDO. In questi giorni i partecipanti sono alla sede della Fao della Capitale, ma domani voleranno a New York, con destinazione il Palazzo di vetro delle Nazioni Unite. L’obiettivo è “insegnare facendo” (learn by doing, dall’inglese), coinvolgendo gli studenti delle scuole e delle università in un gioco formativo internazionale. Nelle fasi del programma, sviluppato sulle due sponde dell’Atlantico, i partecipaneti si stanno fronteggiando in una trattativa diplomatica simulata, fingendo di rappresentare le varie nazioni del pianeta, sul rapporto tra diritti umani e infrastrutture tecnologiche.

LA CERIMONIA D’ACCOGLIENZA. Stamattina la Fao di Roma ospita la cerimonia d’accoglienza, dove i 1500 ragazzi saranno preparati all’esperienza newyorkese. A moderare, il coordinatore nazionale dell’associazione Diplomatici, principale promoter dell’iniziativa, Riccardo Di Stefano. Anche il presidente della Camera, Laura Boldrini, saluterà gli studenti con un messaggio video. A introdurre i temi dei diritti umani e dell’emergenza alimentare nel mondo, ci penserà Brian Thompson, coordinatore della seconda conferenza internazionale sulla nutrizione della Fao. Interverranno anche gli ambasciatori Giulio Terzi di Sant’Agata e Guido Lenzi, oltre a Aniello Merone (Università europea di Roma), Carmen Lasorella (presidente di Rainet), e Marcela Villareal, direttore dell’ufficio sviluppo e partnership della Fao.

L’EVENTO DI NEW YORK. Ma la simulazione diplomatica entrerà nel vivo a partire da venerdì, quando a New York ogni partecipante si fingerà ambasciatore di un Paese del mondo. La cerimonia inauguarale della fase statunitense vedrà una nutrita partecipazione di italiani. La sala dell’assemblea generale del Palazzo di vetro dell’Onu ospiterà l’ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, Sebastiano Cardi, Letizia Moratti (Fondazione San Patrignano), e Amy Ruggiero e Salvatore Carubba (associazione Diplomatici). A preparare i ragazzi alla simulazione, anche l’intervento di Lucio Caracciolo, politologo e direttore della rivista di geopolitica Limes.

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