Un mondo di 1.600 studenti diplomatici, 700 italiani, partecipa alla IV edizione di Change the World in corso al Palazzo di Vetro

Oggi a new york

Il prossimo anno Change the World Model UN auspica di poter contare sulla partecipazione dei rappresentanti di tutti gli Stati aderenti alle Nazioni Unite dove ieri si è svolta la cerimonia di apertura della quarta edizione che vede la partecipazione di 1.600 giovani provenienti da 92 stati.
Riuniti nella storica sala dell’Assemblea Generale del Palazzo di Vetro, fino al 25 prossimo gli studenti lavorano in qualità di ambasciatori all’Onu degli Stati membri, nonché di premier e ministri nelle simulazioni di G8. G20, World Bank e Fondo Monetario Internazionale.

L’evento Change the World è tra i più prestigiosi al Palazzo di Vetro per la partecipazione di ospiti di primissimo piano della diplomazia mondiale. E’ l’occasione in cui i giovani possono confrontarsi con i leader e affermare le proprie idee per lo sviluppo sostenibile del pianeta, fondato sui valori della democrazia e della tolleranza, oltre ad aspirare a diventare leader del domani.
Piu’ che mai attuali gli argomenti specifici al centro della conferenza di Change the World 2015: diritti umani, risorse idriche, energia e sicurezza; temi questi che sono la base del messaggio lanciato da Milano Expo che apre il primo maggio.

Per dare il saluto di benvenuto agli aspiranti ambasciatori sono saliti sul podio l’ambasciatore presso l’Onu Sebastiano Cardi, Claudio Corbino fondatore dell’Associazione Diplomatici, l’inviato speciale del Segretario Generale per la Gioventù Ahmad Alhendarwi, l’alto rappresentante dell’Onu per Alliance of Civilizations Abdulaziz Al-Nasser, la co-fondatrice della San Patrignano Foundation Letizia Moratti e tra gli ospiti il campione del calcio Marco Tardelli.
“È un anno importante, perché questo è anche l’anno di verifica dei gol del millennio. È un anno – ha sottolineato Moratti – nel quale si fa il punto sul raggiungimento degli obiettivi del millennio e tra questi i temi della povertà, della fame, della scarsità di risorse idriche, della malnutrizione. Il 2015 è un anno importante per le Nazioni Unite, le sue agenzie e per tutti i governi”. Letizia Moratti ha invitato i giovani a riflettere. “Partendo da alcune considerazioni. La prima è che ci sono più di 800 milioni di persone che soffrono la fame, ci sono più di due milioni di bambini che muoiono ogni anno per malnutrizione e c’è un tema che riguarda anche le donne. Lavorano tre quarti delle ore lavorative nel mondo, ma guadagnano il dieci per cento del profitto mondiale.
Lo ha ribadito, mettendo in evidenza il ruolo della donna.
“Il mio stimolo ai giovani è quello di ragionare sull’importanza di ridurre gli sprechi di cibo, lavorare per cui nel mondo ci sia una migliore distribuzione del cibo e ragionare sulla opportunità di dare più responsabilità alle donne, perché grazie alle donne molti dei problemi legati al cibo possono essere risolti” ha aggiunto Moratti.
Palrando di Milano Expo 2015, Letizia Moratti ha detto che “gli italiani sono sempre bravi a recuperare anche nelle situazioni più difficili”. “L’Italia ha una quantità di risorse naturali, paesaggistiche che possono attrarre anche aldilà di Expo e credo – ha sottolineato – che la possibilità di dibattere un tema così importante possa far si che Expo diventi un volano di crescita, di sviluppo e di occupazione, ma soprattutto anche di riflessione su temi così importanti”.

Il fondatore dei Diplomatici, Claudio Corbino ha sostenuto che al quarto anno di Change the World si può parlare di riscontri. “Il primo è una accentuazione della volontà dei ragazzi di andare a conseguire il titolo finale distudio all estero. Questo da italiano naturalmente mi dispiace – ha detto Corbino -, vorrei che l’Italia fosse in grado di attrarre cervelli e speranze. Invece, in questa fase purtroppo altri paesi risultano più attrattivi. La nostra speranza è quella di riuscire a mantenere il flusso di attività con i ragazzi”.
I presenti alla IV edizione sono 1.600 di cui 700 italiani, gli altri provenienti da 92 Paesi del mondo, con un forte incremento che Corbino ha attribuito all’attenzione che le istituzioni italiane e internazionali hanno saputo rivolgere a questo evento. Per l’anno prossimo, ha spiegato il fondatore, vuole promettere all’ambasciatore Cardi di riuscire a portare alle Nazioni Unite almeno uno studente per tutti i 193 Paesi membri dell’Onu.

Link all’articolo ufficiale

Tardelli all’Onu per parlare di lealtà, correttezza, lotta al razzismo

TUTTO JUVE.COM

Marco Tardelli finisce all’Onu. Il campione del Mondo di Spagna ’82, infatti, venerdì 20 marzo al Palazzo di Vetro di New York parlerà davanti a duemila studenti provenienti da cinque continenti di lealtà, correttezza in campo, lotta al doping e al razzismo. E’ stato invitato negli Stati Uniti dall’associazione “Diplomatici” guidata dal presidente Claudio Corbino. Ad ascoltarlo gli aspiranti ambasciatori di domani: giovani tra i 16 e i 25 anni che vogliono cambiare il mondo, “Change the world”, come recita lo slogan della loro settimana di studio nel cuore del Palazzo più importante del mondo. Ecco le sue parole sull’esperienza che si accinge a vivere. “In campo sapevo cosa fare, alle Nazioni Unite sarà tutto più difficile,ma spero di superare l’esame. Certo, per un italiano – ha ammesso – è ancora più difficile parlare di lealtà e correttezza, sport giovanile, razzismo: sono mali che affliggono pesantemente il nostro calcio. Ma spero che i ragazzi recepiscano il mio grande amore per lo sport e la voglia di cambiarlo perché ritorni finalmente quello spettacolo che 33 anni fa portò la nostra Nazionale – ha concluso – a sorprendere il mondo e a trionfare in Spagna“.

Link all’articolo ufficiale

Item Nuoto Catania: due giovanissimi atleti all’ONU

Globus Magazine

L’Item Nuoto Catania sempre più in primo piano non solo nell’attività sportiva ma anche nella società civile, con l’obiettivo di contribuire alla formazione culturale ed umana dei propri atleti. Grazie al proficuo accordo di collaborazione tra l’associazione Diplomatici e l’Item Nuoto Catania, due giovanissimi ragazzi del vivaio rossazzurro, Matteo Finocchiaro e Cesare Paderni, entrambi under 15 e meritevoli sia dal punto di vista sportivo che scolastico, avranno la possibilità di godere di due borse di studio per prendere parte al “Change the World Model United Nations”, in programma dal 19 al 25 marzo nella sala dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.
L’associazione Diplomatici, nata a Catania e oggi presente in tutta Italia ed in alcuni paesi Europei ed Extraeuropei, è il primo ente italiano ad aver preso parte ad un Model UN ed è l’unico ente non americano organizzatore di una conferenza Model United Nations a New York City.

I due giovani atleti rossazzurri grazie a questa esperienza potranno misurarsi, questa volta attraverso il dialogo e il confronto, con oltre 1.500 studenti provenienti da ogni parte del mondo. Vivranno la straordinaria possibilità di assistere alla prestigiosa cerimonia d’apertura presso il palazzo di vetro dell’ONU, momento al quale prenderanno parte come ospiti e speakers personalità di altissimo rilievo istituzionale nazionale ed internazionale quali, tra gli altri, S.E. Ambasciatore Sebastiano Cardi – Rappresentante Permanente del nostro paese alle Nazioni Unite -, la Dott.ssa Letizia Moratti, il Prof. Salvatore Carrubba – già direttore del Sole 24 Ore -, il Prof. Lucio Caracciolo – direttore di Limes -, Ahmad Alhendawi – United Nations Secretary-General’s Envoy on Youth -, ed il campione del mondo con la Nazionale di calcio dell’Italia nel 1982, Marco Tardelli.

La partecipazione degli studenti avverrà attraverso un percorso di simulazione che li condurrà a vestire i panni di ambasciatori di uno degli Stati membri dell’ONU, durante una sessione di lavori dell’Assemblea Generale, del Consiglio di Sicurezza e dell’ECOSOC, e a dare vita alla riproduzione di meccanismi governativi quali il G20, G8, il Board della Banca Mondiale e il Board del Fondo Monetario Internazionale.
La prestigiosa esperienza in occasione del forum di New York costituirà, per i due giovani atleti dell’Item Nuoto Catania, la tappa finale di uno specifico percorso formativo organizzato dall’associazione Diplomatici, allo scopo di approfondire le conoscenze degli studenti sulla struttura e sulla storia delle Nazioni Unite e di comprendere gli strumenti utili all’attività di simulazione.

Il tema principale della conferenza “Change the World Model United Nations 2015” sarà “Diritti umani, risorse idriche, energia e sicurezza del cibo”, in relazione ai temi trattati nel prossimo Expo 2015.
“Questo percorso rappresenta uno dei tanti che l’associazione Diplomatici porta avanti sulla base del metodo didattico del “learning by doing” – afferma il vicepresidente dell’associazione Diplomatici, dott. Fabio Bonanno – metodologia che facilita lo sviluppo nei giovani studenti che prendono parte alle nostre iniziative, di competenze quali il “problem solving”, l’attitudine al parlare in pubblico, il confrontarsi con culture diverse da quella di provenienza, aprendo loro una dimensione internazionale ed essendo di conseguenza competitivi nel mondo del lavoro globale che dovrà vederli presto attori principali. Per valorizzare il talento delle nuove generazioni della città di Catania abbiamo scelto la Nuoto Catania, che rappresenta un’eccellenza etnea non solo in ambito sportivo, dando a due giovani pallanotisti meritevoli due borse di studio che permetteranno loro di vivere un’esperienza che siamo certi lascerà il segno”.
“E’ un grande onore per noi avere una partnership con un’associazione seria e conosciuta a livello internazionale come i Diplomatici – dichiara il presidente dell’Item Nuoto Catania, Mario Torrisi –. Quando il presidente dell’associazione Diplomatici, Claudio Corbino, ha accolto il mio invito a sostenere la Nuoto Catania abbiamo pensato di mettere insieme formazione e sport dato che entrambe concorrono a far crescere bene ed educare gli uomini del futuro. Mi auguro che la collaborazione con i Diplomatici possa rafforzarsi e proseguire negli anni con risultati sempre più prestigiosi”.

Link all’articolo

Diplomacy in action at CWMUN 2014

Lycée Français de New York LIFE BLOG

di Arthur Plaza – Head of the History, Geography & Economics Department

Besides the awards, the LFNY participants at Model UN this year learned what it takes to persuade people and pass resolutions. The 18 Y9 and Y10 students came out with a lot of enthusiasm from their experience, working alongside 1500 other high school and college students from 14 different countries. During this annual event sponsored by the UN, students learn to confront a range of topics with the perspective of their assigned country or organization. Through these experiences – during preparation, in committee sessions, and even in hallway caucuses – students develop an appreciation of differing viewpoints, experience the challenges of negotiation, see the rewards of cooperation, broaden their world view, and discover the human side of international relations and diplomacy.

P1040821The LFNY Model UN team in front if the international organization’s General Assembly on March 23, 2014.
In preparation of this year’s Change the World Model United Nations (CWMUN) conference, moderator and LFNY history teacher Carine Gibert invited a trainer from Associazione Diplomatici, which sponsors the conference, to address students at the Lycée. In addition, a journalist from United Nations radio, Stephanie Coutrix, met students prior to the conference to explain the role of media at the UN.
This preparation paid handsome rewards when the Lycée Français’s MUN Team participated in the CWMUN Conference for the second year from March 21-23, 2014. Our 18 students in Y9 and Y10 represented the school proudly alongside 1500 other high school and college students. A total of 122 high schools sent delegations from 14 countries to attend the conference held at the UN General Assembly Hall and in the Grand Hyatt Hotel.
“Not just words on a homework assignment”
Students simulated the functions of the UN General Assembly, Security Council, Economic and Social Council, and Committee on Science and Technology for Development. They studied issues such as urbanization and development, women and development, technology in the Arab Spring, and security in space. “Model UN gave me the opportunity to actually feel and address world issues with my own voice“, said Phenix K, one of the participants, “in a classroom, world issues only seem to be …words written on a homework assignment, but here at Model UN, I finally came to realize that all global issues apply to everyone and not just to those broadcasted on television.”
The Lycée was recognized with several awards for its participants. Javier E. and Michèle M. garnered awards for their position papers submitted in advance of the conference. Tara S. and Emile W. (Australia) and Celine B. and Rhéa K. (Rwanda) received honorable mention for their simulation of their respective country’s delegation. “The most memorable moment of this conference was probably when our resolution was passed“, said Rhéa, “Our topic, the role of technology in the Arab Spring, is very controversial. After a lot of debating, persuading, and hard work, our coalition not only managed to get our points across, but we wrote the resolution with the most approvals and signatories.”
Representing Australia on the UN Security Council, Javier E. was attributed an award of excellence for his simulation. He was also recognized by his fellow delegates for distinction. “There were three kinds of people: those who were prepared and harassed you with quotes and documents; those who weren’t prepared but could still pull it off and adapt to circumstances; and those who were not prepared and simply sat in the back saying nothing. So unless you are very prepared, you better be of the kind that adapts”, said Javier after the conference.
All the participants benefited from the learning experience of collaborating with international students to formulate resolutions and forge coalitions in response to problems facing the world today. LFNY Secondary students also participated earlier this year in another simulation event at Harvard.

Link all’articolo

Da Gallarate a New York: una settimana da ambasciatori

Varese News

Luca ha ancora l’aria entusiasta di chi ha vissuto un’esperienza unica. In effetti, partire per New York per simulare l’attività delle Nazioni Unite non capita tutti i giorni. Invece, Luca Colombo, assieme a Laura Ballabio, studenti della IV liceo linguistico Gadda Rosselli di Gallarate, è volato nella Grande Mela per discutere, confrontarsi, capire e giudicare insieme a ragazzi di altre parti del mondo per il “Change the World Model United Nations”. «Ho capito che cosa voglio fare nella vita – afferma Luca – il diplomatico o il giornalista. Incontrare, parlare, ascoltare, mediare, cercare soluzioni sono ambiti che mi appassionano. Inoltre, vivrò in Argentina. Senza alcun dubbio!».
Abituato a viaggiare con la famiglia, Luca si vede con la valigia in mano: « Sin da piccolo bofonchiavo parole simil inglese per darmi un’area internazionale. Lo sento: quella è la mia via…».
Tanto è stato l’impegno, che lo studente di Gallarate si è meritato una delle cinque menzioni come miglior delegato: « È accaduto a Roma, nella fase preparatoria che abbiamo vissuto alla FAO. Io rappresentavo la Sierra Leone in un tavolo dove si discuteva di “micro finanze in rapporto all’agricoltura”. Ognuno di noi era preparato sull’economia del paese che rappresentava. Dovevamo simulare una vera trattativa cercando di mediare ma tenendo fede alla linea politica dello stato rappresentato. Essere in queste grandi organizzazioni ti permette di conoscere e valutare ogni aspetto ma, al momento della decisione, uno non può scostarsi dal sentire del paese che rappresenta».
In sette giorni a New York, Luca e Laura hanno conosciuto molti ragazzi dei 1200 presenti: « I coetanei del centro e sud America sono, più o meno, come noi. Completamente diversi, senza formalismi, sono invece i ragazzi americani. Quelli asiatici, che pur non ho conosciuto bene, mi sono sembrati molto precisi e attenti. Abbiamo lavorato su un tema difficile ma molto attuale: “donne e sviluppo in relazione alle nuove tecnologie” dove io e Laura rappresentavamo Santa Lucia».
Oltre alle discussioni e alle trattative, i ragazzi hanno anche visitato i luoghi dove si discutono le strategie mondiali: « Siamo stati al Palazzo di vetro e abbiamo ascoltato l’intervento in Assemblea generale di Moratti che rappresentava la comunità di San Patrignano e si è soffermata sui rischi della social generation sempre connessa ma poco capace di relazionarsi».
Quindi Luca è già con la valigia pronta: « L’Italia mi piace, ci vivo bene. Ma l’Argentina è il mio sogno».
E Laura? Laura è già ripartita, destinazione Germania per una settimana di scambio. Al linguistico gallaratese

Link all’articolo

All’Onu oltre 1500 studenti provano a cambiare il mondo #2

corriere del sud

E’ il tema del sogno a galvanizzare gli oltre 1500 ragazzi delle scuole e delle università di 88 Paesi del mondo che ieri, alle Nazioni Unite di New York, hanno aperto i lavori della simulazione di processi diplomatici “Change the World Model Un”.
“L’Onu è nata da un sogno, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per fare un mondo migliore, e oggi anche voi condividete un sogno che spero si possa realizzare, magari accendendo la passione per la diplomazia, perché c’è bisogno di un contributo di forze e idee nuove”, ha detto l’ambasciatore Italiano al Palazzo di vetro, Sebastiano Cardi, aprendo nella sala generale della sede di New York l’evento promosso dall’associazione italiana “Diplomatici”.
Tra i relatori anche la cofondatrice di San Patrignano, Letizia Moratti che dal podio delle Nazioni Unite ha parlato del tema sul quale si confronteranno gli studenti nel loro gioco formativo (ricostruendo proprio le commissioni Onu): innovazione tecnologica e diritti umani.
Poi salutando i ragazzi della delegazione di San Patrignano, accompagnati dall’ambasciatore della Repubblica di San Marino, Daniele Bodini, e mostrando un video della comunità l’ex ministro ha detto: “La solidarietà ci rende tutti uguali senza vivremmo in un mondo in cui dovremmo avere paura degli altri. Il diritto alla libertà è fondamentale. Ma la penetrazione della tecnologia nella nostra vita è cambiata – ha sottolineato Letizia Moratti – e voi giovani non dovete fare dominare dall’informazione in rete”.
L’ex sindaco di Milano, parlando del tema centrale della simulazione Cwmun dice: “Siate critici cercate la controprova, lavorate per formarvi la vostra opinione. Non abbiate timore, andate avanti nella vostra personale ricerca per essere unici,ma non isolati. Diamo il nostro personale contributo per fare un mondo migliore.”
Secondo Letizia Moratti “le tecnologie sono importanti, ma fate in modo che non sia una sostituzione di rapporti personali: in rete sono più facili, ma non sono i soli. Coltivate i rapporti interpersonali la rete vi arrichisce ma non vi domini”.
Ieri, al termine della relazione Moratti ha ricevuto dal presidente de i Diplomatici, Claudio Corbino, la prima edizione del premio ‘Future leader program’, che è stato assegnato anche al prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca.
All’iniziativa, che è iniziata martedì scorso alla Fao di Roma e prosegue fino a domani a New York, partecipano oltre 1.500 giovani provenienti da 88 Nazioni, 776 dei quali italiani.
Organizzata dall’associazione Diplomatici, l’unica organizzazione non americana e non direttamente collegata all’Onu a realizzare questo tipo di eventi, Cwmun è giunta alla terza edizione
“Non avrei mai pensato – ha commentato il presidente dell’associazione, Claudio Corbino – che partendo da Catania si potesse creare una così grande aggregazione di giovani dalla quale potrà emergere la nuova classe di leader del futuro per mettere in asse il mondo”.
Alla cerimonia di apertura, trasmessa in diretta da Un Tv, la televisione tematica delle Nazioni Unite, hanno partecipato anche il politologo e direttore di Limes, Lucio Caracciolo, il presidente dell’international board di Diplomatici, Salvatore Carrubba e tra guest anche l’ambasciatore dello Sri Lanka all’Onu, Palithika Kohona.
L’anno prossimo, è stato annunciato, Cwmun si legherà all’Expò 2015 e il main topic sarà pensato sui temi dell’esposizione milanese.

Link all’articolo

Diplomatici in erba all’Onu. L’ambasciatore Cardi parla a 1500 studenti. 776 sono italiani

america oggi

Se il mondo ha bisogno di una nuova classe di leader, ieri alle Nazioni Unite 1.500 studenti e universitari hanno fatto la prova generale in veste di futuri diplomatici nell’appropriata sede dell’Assemblea Generale, dove si sono confrontati su diritti umani e infrastrutture tecnologiche.
Per la terza edizione del “Change the World Model United Nations” gli studenti – 776 dei quali italiani – provenienti da 88 nazioni si sono riuniti per una simulazione di processi diplomatici organizzata dalla Associazione Diplomatici di Catania, l’unica organizzazione non americana e non direttamente collegata con l’Onu che realizza un modello per la diplomazia del futuro.
Essendo la storica sala dell’Assemblea Generale in corso di rifacimento, la conferenza si è svolta nella struttura provvisoria.
Alla cerimonia di apertura dei lavori hanno partecipato l’ambasciatore al Palazzo di Vetro Sebastiano Cardi, Claudio Corbino presidente della Associazione Diplomatici, Letizia Moratti co-fondatrice della Fondazione San Patrignano, Lucio Caracciolo direttore di Limes e Salvatore Carrubba presidente dell’International Board of Diplomatici.
L’ambasciatore presso l’Onu Cardi ha tracciato il ruolo dell’organizzazione mondiale, illustrando la partecipazione leader dell’Italia alle missioni di pace e del notevole contributo che ci pone al 7.o posto tra i membri membri.
“L’Onu è nata da un sogno dopo la Seconda Guerra Mondiale per fare un mondo migliore e oggi, anche voi condividete un sogno che spero si possa realizzare”, ha detto Cardi agli studenti.
Nell’occasione l’ambasciatore ha annunciato che l’Italia sta studiando con le Nazioni Unite la possibilità di stabilire a Torino un polo per la formazione dei Caschi Blu.
“L’Italia è partner ideale dell’Onu, come ha detto il segretario generale Ban Ki-moon”, precisando che sono in corso i colloqui per dar vita ad un centro la formazione di peacekeeper, sfruttando la Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino.
Ricomincia quindi una nuova avventura riservata agli studenti delle scuole e università promossa da Diplomatici, l’associazione nata a Catania 13 anni fa che ha adottato il sistema learn by doing, permettendo agli studenti di apprendere ricostruendo il funzionamento di importanti enti internazionali.
Fino a domenica alle Nazioni Unite è in svolgimento un grande gioco formativo per i giovani chiamati a rappresentare il proprio paese nella discussione globale.
“Spero – ha proseguito Cardi – che in qualcuno di voi si possa accendere la passione per la diplomazia, perché c’è bisogno di un contributo di forze e idee nuove”.
Giorni fa, nella sede della Fao a Roma, si era tenuta l’edizione italiana di “Change the World”.
Ad una generazione immersa a tempo pieno tra social media e news in tempo reale, Letizia Moratti ha lanciato l’invito ad essere critici e a non isolarsi.
“Non fatevi dominare dall’informazione in rete. Siate critici, cercate la controprova, lavorate per formare la vostra opinione, non abbiate timore, andate avanti nella vostra ricerca personale per essere unici, ma non isolati. Diamo il nostro contributo per fare un mondo migliore. Il diritto alla libertà è fondamentale – ha sottolineato -, ma la penetrazione della tecnologia nella vostra vita è cambiata e voi giovani non dovete farvi dominare dall’inpormazione in rete”.
La “zia” di San Patrignano ha toccato anche un argomento che le sta a cuore. “La solidarietà – ha proseguito Letizia Moratti – ci rende tutti uguali, senza vivremmo in un mondo in cui dovremmo avere paura degli altri. Le tecnologie sono importanti, ma fate in modo che non sia una sostituzione di rapporti personali”, ha concluso sottolineando il rischio reale dell’isolamento.
Al termine dell’intervento Claudio Corbino ha consegnato a Letizia Moratti la prima edizione del premio “Future leader program”.
“Non avrei mai immaginato – ha commentato Corbino – che partendo da Catania si potesse creare una così grande aggregazione di giovani dalla quale potrà emergere la nuova classe di leader del futuro per mettere in asse il mondo”.

Link all’articolo

 

All’Onu oltre 1500 studenti provano a cambiare il mondo

catania oggi

E’ il tema del sogno a galvanizzare gli oltre 1500 ragazzi delle scuole e delle università di 88 Paesi del mondo che ieri, alle Nazioni Unite di New York, hanno aperto i lavori della simulazione di processi diplomatici “Change the World Model Un”.
“L’Onu è nata da un sogno, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per fare un mondo migliore, e oggi anche voi condividete un sogno che spero si possa realizzare, magari accendendo la passione per la diplomazia, perché c’è bisogno di un contributo di forze e idee nuove”, ha detto l’ambasciatore Italiano al Palazzo di vetro, Sebastiano Cardi, aprendo nella sala generale della sede di New York l’evento promosso dall’associazione italiana “Diplomatici”.
Tra i relatori anche la cofondatrice di San Patrignano, Letizia Moratti che dal podio delle Nazioni Unite ha parlato del tema sul quale si confronteranno gli studenti nel loro gioco formativo (ricostruendo proprio le commissioni Onu): innovazione tecnologica e diritti umani.
Poi salutando i ragazzi della delegazione di San Patrignano, accompagnati dall’ambasciatore della Repubblica di San Marino, Daniele Bodini, e mostrando un video della comunità l’ex ministro ha detto: “La solidarietà ci rende tutti uguali senza vivremmo in un mondo in cui dovremmo avere paura degli altri. Il diritto alla libertà è fondamentale. Ma la penetrazione della tecnologia nella nostra vita è cambiata – ha sottolineato Letizia Moratti – e voi giovani non dovete fare dominare dall’informazione in rete”.
L’ex sindaco di Milano, parlando del tema centrale della simulazione Cwmun dice: “Siate critici cercate la controprova, lavorate per formarvi la vostra opinione. Non abbiate timore, andate avanti nella vostra personale ricerca per essere unici,ma non isolati. Diamo il nostro personale contributo per fare un mondo migliore.”
Secondo Letizia Moratti “le tecnologie sono importanti, ma fate in modo che non sia una sostituzione di rapporti personali: in rete sono più facili, ma non sono i soli. Coltivate i rapporti interpersonali la rete vi arrichisce ma non vi domini”.
Ieri, al termine della relazione Moratti ha ricevuto dal presidente de i Diplomatici, Claudio Corbino, la prima edizione del premio ‘Future leader program’, che è stato assegnato anche al prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca.
All’iniziativa, che è iniziata martedì scorso alla Fao di Roma e prosegue fino a domani a New York, partecipano oltre 1.500 giovani provenienti da 88 Nazioni, 776 dei quali italiani.
Organizzata dall’associazione Diplomatici, l’unica organizzazione non americana e non direttamente collegata all’Onu a realizzare questo tipo di eventi, Cwmun è giunta alla terza edizione
“Non avrei mai pensato – ha commentato il presidente dell’associazione, Claudio Corbino – che partendo da Catania si potesse creare una così grande aggregazione di giovani dalla quale potrà emergere la nuova classe di leader del futuro per mettere in asse il mondo”.
Alla cerimonia di apertura, trasmessa in diretta da Un Tv, la televisione tematica delle Nazioni Unite, hanno partecipato anche il politologo e direttore di Limes, Lucio Caracciolo, il presidente dell’international board di Diplomatici, Salvatore Carrubba e tra guest anche l’ambasciatore dello Sri Lanka all’Onu, Palithika Kohona.
L’anno prossimo, è stato annunciato, Cwmun si legherà all’Expò 2015 e il main topic sarà pensato sui temi dell’esposizione milanese.

Link all’articolo

Onu: Cardi ‘in cattedra’ a Palazzo Vetro con 1500 studenti

ansa

(ANSA) – NEW YORK, 21 MAR – “Spesso si sente dire che le Nazioni Unite sono in crisi, ma quando ci sono situazioni di crisi, di ogni genere, in ogni luogo, in ogni momento, e’ sempre all’Onu che si guarda per trovare una soluzione”: l’ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente d’Italia al Palazzo di Vetro, ha accolto con queste parole i 1.500 giovani di tutto il mondo, di cui 776 italiani, sbarcati al Palazzo di Vetro per la conferenza ‘Change the World Model Un’. I ragazzi, provenienti da scuole superiori e universita’, grazie ad un’iniziativa dell’associazione Diplomatici di Catania con il sostegno della Missione Italiana alle Nazioni Unite, sono arrivati a New York per una simulazione durante la quale si confrontano come i ‘veri’ diplomatici fanno quotidianamente per sostenere le ragioni del Paese che rappresentano. L’ambasciatore Cardi, salito ‘in cattedra’ per l’inedita seduta dell’Assemblea Generale, ha analizzato il ruolo dell’organizzazione internazionale, sottolineando che “in questi decenni il mondo e’ cambiato, ma il bisogno di multilateralismo e di rispetto per valori universali, in una parola il bisogno di Onu, e’ sempre presente e forte”. “Le Nazioni Unite sono nate da un sogno, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per creare un mondo migliore, e oggi anche voi condividete un sogno che spero si possa realizzare”, ha continuato il rappresentante permanente, il quale ha poi analizzato il ruolo dell’Italia all’Onu e i nostri principali campi di intervento. Tra i temi toccati la riforma del Consiglio di Sicurezza, la difesa dei diritti umani, tema sul quale il nostro Paese e’ particolarmente impegnato. E ancora il funzionamento delle missioni di pace, con un riguardo particolare all’importante contributo fornito da Roma, sia dal punto di vista finanziario che per quanto riguarda le truppe di caschi blu. L’ambasciatore ha anche ricordato le parole del segretario generale Ban Ki-moon, il quale ha detto di considerare l’Italia “partner ideale delle Nazioni Unite”. Il consiglio di Cardi per i ragazzi che vogliono intraprendere la carriera diplomatica e’ quello di lavorare sodo, seriamente e con costanza, informarsi, ma anche vivere con curiosita’ le vicende del mondo. All’evento ha preso parte anche Letizia Moratti, ambasciatrice di San Patrignano. “Cercate di selezionare le informazioni che trovate in rete, siate critici”, ha detto Moratti ai giovani presenti in sala, tra i quali anche una delegazione della comunita’. “Non limitatevi ad assorbire quanto vi viene detto, ma lavorate per formarvi una vostra opinione”, ha concluso l’ex sindaco di Milano, sottolineando pero’ l’importanza della tecnologia per conoscere problemi distanti dalla realta’ in cui viviamo e per rendere piu’ efficaci le nostre battaglie.