La Repubblica
Apparso il 19 Marzo 2014 – di Stefano Petrella
Nella Capitale i ragazzi di 25 paesi del mondo per il “Change the World Model United Nations”. Da venerdì la fase Usa al Palazzo di Vetro.
Provengono da 25 nazioni del mondo, sono 1500 e vogliono essere gli ambasciatori del futuro. Sono i partecipanti al “Change the world model united nations”, la simulazione dei processi diplomatici che unisce Roma con gli Stati Uniti.
IMPARARE FACENDO. In questi giorni i partecipanti sono alla sede della Fao della Capitale, ma domani voleranno a New York, con destinazione il Palazzo di vetro delle Nazioni Unite. L’obiettivo è “insegnare facendo” (learn by doing, dall’inglese), coinvolgendo gli studenti delle scuole e delle università in un gioco formativo internazionale. Nelle fasi del programma, sviluppato sulle due sponde dell’Atlantico, i partecipaneti si stanno fronteggiando in una trattativa diplomatica simulata, fingendo di rappresentare le varie nazioni del pianeta, sul rapporto tra diritti umani e infrastrutture tecnologiche.
LA CERIMONIA D’ACCOGLIENZA. Stamattina la Fao di Roma ospita la cerimonia d’accoglienza, dove i 1500 ragazzi saranno preparati all’esperienza newyorkese. A moderare, il coordinatore nazionale dell’associazione Diplomatici, principale promoter dell’iniziativa, Riccardo Di Stefano. Anche il presidente della Camera, Laura Boldrini, saluterà gli studenti con un messaggio video. A introdurre i temi dei diritti umani e dell’emergenza alimentare nel mondo, ci penserà Brian Thompson, coordinatore della seconda conferenza internazionale sulla nutrizione della Fao. Interverranno anche gli ambasciatori Giulio Terzi di Sant’Agata e Guido Lenzi, oltre a Aniello Merone (Università europea di Roma), Carmen Lasorella (presidente di Rainet), e Marcela Villareal, direttore dell’ufficio sviluppo e partnership della Fao.
L’EVENTO DI NEW YORK. Ma la simulazione diplomatica entrerà nel vivo a partire da venerdì, quando a New York ogni partecipante si fingerà ambasciatore di un Paese del mondo. La cerimonia inauguarale della fase statunitense vedrà una nutrita partecipazione di italiani. La sala dell’assemblea generale del Palazzo di vetro dell’Onu ospiterà l’ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, Sebastiano Cardi, Letizia Moratti (Fondazione San Patrignano), e Amy Ruggiero e Salvatore Carubba (associazione Diplomatici). A preparare i ragazzi alla simulazione, anche l’intervento di Lucio Caracciolo, politologo e direttore della rivista di geopolitica Limes.