Da Gallarate a New York: una settimana da ambasciatori

Varese News

Luca ha ancora l’aria entusiasta di chi ha vissuto un’esperienza unica. In effetti, partire per New York per simulare l’attività delle Nazioni Unite non capita tutti i giorni. Invece, Luca Colombo, assieme a Laura Ballabio, studenti della IV liceo linguistico Gadda Rosselli di Gallarate, è volato nella Grande Mela per discutere, confrontarsi, capire e giudicare insieme a ragazzi di altre parti del mondo per il “Change the World Model United Nations”. «Ho capito che cosa voglio fare nella vita – afferma Luca – il diplomatico o il giornalista. Incontrare, parlare, ascoltare, mediare, cercare soluzioni sono ambiti che mi appassionano. Inoltre, vivrò in Argentina. Senza alcun dubbio!».
Abituato a viaggiare con la famiglia, Luca si vede con la valigia in mano: « Sin da piccolo bofonchiavo parole simil inglese per darmi un’area internazionale. Lo sento: quella è la mia via…».
Tanto è stato l’impegno, che lo studente di Gallarate si è meritato una delle cinque menzioni come miglior delegato: « È accaduto a Roma, nella fase preparatoria che abbiamo vissuto alla FAO. Io rappresentavo la Sierra Leone in un tavolo dove si discuteva di “micro finanze in rapporto all’agricoltura”. Ognuno di noi era preparato sull’economia del paese che rappresentava. Dovevamo simulare una vera trattativa cercando di mediare ma tenendo fede alla linea politica dello stato rappresentato. Essere in queste grandi organizzazioni ti permette di conoscere e valutare ogni aspetto ma, al momento della decisione, uno non può scostarsi dal sentire del paese che rappresenta».
In sette giorni a New York, Luca e Laura hanno conosciuto molti ragazzi dei 1200 presenti: « I coetanei del centro e sud America sono, più o meno, come noi. Completamente diversi, senza formalismi, sono invece i ragazzi americani. Quelli asiatici, che pur non ho conosciuto bene, mi sono sembrati molto precisi e attenti. Abbiamo lavorato su un tema difficile ma molto attuale: “donne e sviluppo in relazione alle nuove tecnologie” dove io e Laura rappresentavamo Santa Lucia».
Oltre alle discussioni e alle trattative, i ragazzi hanno anche visitato i luoghi dove si discutono le strategie mondiali: « Siamo stati al Palazzo di vetro e abbiamo ascoltato l’intervento in Assemblea generale di Moratti che rappresentava la comunità di San Patrignano e si è soffermata sui rischi della social generation sempre connessa ma poco capace di relazionarsi».
Quindi Luca è già con la valigia pronta: « L’Italia mi piace, ci vivo bene. Ma l’Argentina è il mio sogno».
E Laura? Laura è già ripartita, destinazione Germania per una settimana di scambio. Al linguistico gallaratese

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Diplomatici in erba all’Onu. L’ambasciatore Cardi parla a 1500 studenti. 776 sono italiani

america oggi

Se il mondo ha bisogno di una nuova classe di leader, ieri alle Nazioni Unite 1.500 studenti e universitari hanno fatto la prova generale in veste di futuri diplomatici nell’appropriata sede dell’Assemblea Generale, dove si sono confrontati su diritti umani e infrastrutture tecnologiche.
Per la terza edizione del “Change the World Model United Nations” gli studenti – 776 dei quali italiani – provenienti da 88 nazioni si sono riuniti per una simulazione di processi diplomatici organizzata dalla Associazione Diplomatici di Catania, l’unica organizzazione non americana e non direttamente collegata con l’Onu che realizza un modello per la diplomazia del futuro.
Essendo la storica sala dell’Assemblea Generale in corso di rifacimento, la conferenza si è svolta nella struttura provvisoria.
Alla cerimonia di apertura dei lavori hanno partecipato l’ambasciatore al Palazzo di Vetro Sebastiano Cardi, Claudio Corbino presidente della Associazione Diplomatici, Letizia Moratti co-fondatrice della Fondazione San Patrignano, Lucio Caracciolo direttore di Limes e Salvatore Carrubba presidente dell’International Board of Diplomatici.
L’ambasciatore presso l’Onu Cardi ha tracciato il ruolo dell’organizzazione mondiale, illustrando la partecipazione leader dell’Italia alle missioni di pace e del notevole contributo che ci pone al 7.o posto tra i membri membri.
“L’Onu è nata da un sogno dopo la Seconda Guerra Mondiale per fare un mondo migliore e oggi, anche voi condividete un sogno che spero si possa realizzare”, ha detto Cardi agli studenti.
Nell’occasione l’ambasciatore ha annunciato che l’Italia sta studiando con le Nazioni Unite la possibilità di stabilire a Torino un polo per la formazione dei Caschi Blu.
“L’Italia è partner ideale dell’Onu, come ha detto il segretario generale Ban Ki-moon”, precisando che sono in corso i colloqui per dar vita ad un centro la formazione di peacekeeper, sfruttando la Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino.
Ricomincia quindi una nuova avventura riservata agli studenti delle scuole e università promossa da Diplomatici, l’associazione nata a Catania 13 anni fa che ha adottato il sistema learn by doing, permettendo agli studenti di apprendere ricostruendo il funzionamento di importanti enti internazionali.
Fino a domenica alle Nazioni Unite è in svolgimento un grande gioco formativo per i giovani chiamati a rappresentare il proprio paese nella discussione globale.
“Spero – ha proseguito Cardi – che in qualcuno di voi si possa accendere la passione per la diplomazia, perché c’è bisogno di un contributo di forze e idee nuove”.
Giorni fa, nella sede della Fao a Roma, si era tenuta l’edizione italiana di “Change the World”.
Ad una generazione immersa a tempo pieno tra social media e news in tempo reale, Letizia Moratti ha lanciato l’invito ad essere critici e a non isolarsi.
“Non fatevi dominare dall’informazione in rete. Siate critici, cercate la controprova, lavorate per formare la vostra opinione, non abbiate timore, andate avanti nella vostra ricerca personale per essere unici, ma non isolati. Diamo il nostro contributo per fare un mondo migliore. Il diritto alla libertà è fondamentale – ha sottolineato -, ma la penetrazione della tecnologia nella vostra vita è cambiata e voi giovani non dovete farvi dominare dall’inpormazione in rete”.
La “zia” di San Patrignano ha toccato anche un argomento che le sta a cuore. “La solidarietà – ha proseguito Letizia Moratti – ci rende tutti uguali, senza vivremmo in un mondo in cui dovremmo avere paura degli altri. Le tecnologie sono importanti, ma fate in modo che non sia una sostituzione di rapporti personali”, ha concluso sottolineando il rischio reale dell’isolamento.
Al termine dell’intervento Claudio Corbino ha consegnato a Letizia Moratti la prima edizione del premio “Future leader program”.
“Non avrei mai immaginato – ha commentato Corbino – che partendo da Catania si potesse creare una così grande aggregazione di giovani dalla quale potrà emergere la nuova classe di leader del futuro per mettere in asse il mondo”.

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Giovani catanesi ambasciatori all’Onu. In arrivo 1500 ragazzi da tutto il mondo

corriere del mezzogiorno

CATANIA – «L’Onu è nata da un sogno, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per fare un mondo migliore, e oggi anche voi condividete un sogno che spero si possa realizzare». Lo ha detto l’ambasciatore Italiano al Palazzo di vetro, Sebastiano Cardi, aprendo nella sala generale della sede di New York la conferenza di «Change te world» promossa dall’ associazione «I Diplomatici». All’iniziativa partecipano oltre 1.500 giovani provenienti da 88 nazioni, 776 dei quali italiani. «Spero che a qualcuno di voi – ha auspicato l’ambasciatore Cardi – possa accendersi la passione per la diplomazia, perché c’è bisogno di un contributo di forze e idee nuove». Al Palazzo di Vetro di New York si tiene una simulazione di processi diplomatici riservata agli studenti delle scuole e delle università, organizzata dall’associazione Diplomatici, l’unica organizzazione non americana e non direttamente collegata all’Onu a realizzare un modello per la diplomazia del futuro. Vi partecipano anche Letizia Moratti e Lucio Caracciolo, direttore di Limes. «Non avrei mai pensato – ha commentato il presidente dell’associazione, Claudio Corbino – che partendo da Catania si potesse creare una così grande aggregazione di giovani dalla quale potrà emergere la nuova classe di leader del futuro per mettere in asse il mondo».

LA MORATTI – Letizia Moratti ha ricevuto dal presidente di «Diplomatici» Claudio Corbino, la prima edizione del premio «Future leader programme», che è stato assegnato anche al prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca. «Non fatevi dominare dall’ informazione in rete. Siate critici». È l’invito rivolto da Letizia Moratti agli oltre 1.500 giovani che partecipano all’assemblea generale dell’Onu. Ai lavori partecipa anche una delegazione della comunità di San Patrignano, «La solidarietà – ha aggiunto – ci rende tutti uguali. Senza vivremmo in un mondo in cui dovremmo avere paura degli altri. Il diritto alla libertà è fondamentale, ma la penetrazione della tecnologia nella nostra vita l’ha cambiata – ha sottolineato Moratti – e voi giovani non dovete farvi dominare dall’ informazione in rete». «Siate critici – è stato il suo auspicio – cercate la controprova, lavorate per formarvi la vostra opinione. Non abbiate timore: andate avanti nella vostra personale ricerca per essere unici, ma non isolati: diamo il nostro personale contributo per fare un mondo migliore». Un rischio reale quello dell’isolamento secondo Letizia Moratti: «Le tecnologie sono importanti – ha osservato – ma fate in modo che non sia una sostituzione di rapporti personali: in rete sono più facili, ma non sono i soli. Coltivate i rapporti interpersonali – ha chiosato Letizia Moratti – la rete vi arricchisca ma non vi domini».

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